Sunday, October 3, 2010

The Inside Job never die


Spesso le verità ufficiali fornite dai Governi non sono altro che una iniezione di anestetico che il popolo riceve, permettendogli di credere che esistono contorni sociali ben definiti dove sentirsi al sicuro. C'è un bene dove rifugiarsi e c'è un male che recita la sua parte di brutto, sporco e cattivo. La Storia ripete ciclicamente: le menzogne degli Stati e dei loro governanti, le falsità ed i crimini commessi da quelle stesse persone incaricati dal popolo di combattere quelli stessi crimini.
Quello che è successo l' 11/09/01 rappresenta uno degli ultimi casi più eclatanti di "lavoro sporco" condotto dall'interno, tutt'ora irrisolto. Qui non ci sono complottisti, qui ci sono documenti, atti, interviste, libri, filmati, connessioni logiche, montagne di prove. Capire che "il bene ufficiale" non è altro che la causa di tutti i mali può rappresentare un terremoto mentale notevole, eppure più gente si informa, più gente diffonde e più sarà difficile per questi personaggi mentire ancora, bisogna lottare per essere liberi.
Sibel Edmonds è una ex traduttrice dell FBI, "misteriosamente" licenziata quando ha iniziato a denunciare le trame nascoste di numerose operazioni dell'Agenzia USA. Questa è uno stralcio della sua intervista rilasciata un paio di anni fa:

In questa intervista la Sibel sottolinea come gli Stati Uniti hanno mantenuto "relazioni intime" con Bin Laden ed i Talebani, fino al giorno dell' 11 settembre.
Queste "relazioni intime" includono l'uso di Bin Laden per operazioni nell'Asia Centrale, compresi lo Xinjang in China. Queste azioni si sono servite di Al Qaeda ed dei Talebani sui metodi simili al conflitto sovietico in Afghanistan, in cui si combattevano i nemici "per delega".
Come Sibel spiega, il processo comprende l'impiego della Turchia (con l'appoggio di attori quali il Pakistan, l'Afghanistan e l'Arabia Saudita) come mandatari, che si sono serviti di Bin Laden e dei Talebani.
Gli obiettivi degli "Statisti" americani sono quelli di controllare le vaste riserve di fonti energetiche in Asia Centrale ed i nuovi mercati per prodotti bellici.
Gli Americani avevano un problema: l'obbligo di tenere le loro impronte digitali fuori da queste operazioni per evitare
a) una rivolta popolare in Asia (Uzbekistan, Azerbaijan, Kazakistan e Turkmenistan) e
b) le serie ripercussioni da Cina e Russia. La soluzione è stata usare la Turchia come un burattino, appellandosi alle sensibilità Turche ed Islamiche.
La Turchia, un alleato NATO, aveva più credibilità nella regione che non gli USA e, con la loro storia passata dell'Impero Ottomano, poteva appellarsi al sogno di allargare la sua influenza in quel panorama. La maggioranza delle popolazioni dell'Asia centrale condividono le stesse eredità, lingue e religioni dei Turchi. A loro volta, i turchi hanno usato i Talebani ed Al Qaeda per il loro sognio panislamico di un vasto califfato.
Secondo la Sibel le operazioni illegali e di copertura sono iniziate più di dieci anni fa da un piccolo gruppo in USA per incoraggiare l'industria del petrolio e delle armi, usando i turchi, con alleati sia i sauditi che i pakistani, nel loro sogno nel nome dell'Islam.
Eric Margolis, uno dei migliori reporter USA su questioni asiatiche, ha dichiarato che gli Uiguri (Gli Uiguri sono un'etnia turcofona e minoranza islamica che vive nel nord-ovest della Cina, soprattutto nella regione autonoma dello Xinjiang, insieme ai cinesi Han; gli Uiguri costituiscono la maggioranza relativa della popolazione della regione con il 46%) nei campi di reclutamento in Afghanistan :" Furono ben addestrati da Bin Laden per andare a combattere i comunisti cinesi nello Xinjiang e di questo la CIA ne era non solo consapevole ma forniva il supporto logistico-militare, in caso la guerra fosse scoppiata con la Cina." ed inoltre " L'Afghanistan non era un covo di terroristi, questi erano gruppi di guerriglia addestrati per obiettivi specifici in Asia Centrale".
In una ulteriore intervista, Margolis dice:" Questo spiega il motto di Henry Kissinger che la sola cosa più pericolosa di essere nemici degli Stati Uniti e' esserne alleati, perche' queste persone sono state pagate dalla CIA, sono state armate dagli USA, questi cinesi/islamici dello Xinjiang, della provincia occidentale".
La classe dirigente turca si è spesso mischiata con terrorismo, traffici di droga ed altre attività criminali, come per l'incidente di Susurluk del 1996 che mise allo scoperto il cosidetto Stato nascosto. Sibel dichiara che "Alcuni dei maggiori protagonisti dello scandalo di Susurluk finirono a Chicago dove misero a fuoco alcuni aspetti delle loro operazioni (specialmente l'est Turkistan/Uiguri)"
Uno degli attori principali di questo Stato nascosto e' Mehmet Eymur, ex Direttore dell'Agenzia di Intelligence Turca contro il terrorismo, il MIT. A Eymur fu dato l'esilio negli Stati Uniti. Un'altro membro citato da Sibel è Marc Grossman, ambasciatore Turco ai tempi dell'incidente del Susurluk che rivelo' uno Stato segreto. Il modus operandi della gang di Susurluk è identico alle tecniche utilizzate in Asia centrale e descritte da Sibel. La sola differenza è che questa attività, fu svelata una decina di anni fa in Turchia, mentre gli organi di Stato americani, inclusi i maggiori media, hanno nascosto con successo questo episodio.L'Asia Centrale non è l'unico luogo dove le politiche estere americane hanno condiviso interessi con Bin Laden. Considerate le guerra in Cecenia. Come è ampiamente documentato con interviste ed articoli (per citarne uno ricordiamo quello di un paio di anni fa apparso sul New York Times, dove si sottolinea come la maggioranza delle scuole musulmane, in Pakistan, che diffondevano pericolose ideologie fondamentaliste, fossero finanziate dai dollari Sauditi ed Americani, ndr) Richard Perle e Stephen Solars, (tutti citati dalla Sibel) Elliott Abrams, Kenneth Adelman, Frank Gaffney, Michael Ledeem e Morton Abramowitz fanno parte del gruppo direttivo di luminari, , denominato "Comitato Americano per la pace in Cecenia" (ACPC). Da parte sua Bin Laden donò 25 milioni di dollari per la causa Cecenia, oltre che numerosi combattenti, e personale tecnico, costituendo campi di addestramento. (NDR, anche qui la stampa ci viene in aiuto: un articolo del settembre 2004 del "The Guardian" fa alcune considerazioni sul passato dei membri di questo gruppo "per la pace" in Cecenia (ACPC): Essi comprendono Richard Perle, il famigerato consulente del Pentagono; Elliott Abrams famoso per lo scandalo Iran-Contra, Kenneth Adelman, ex ambasciatore Usa alle Nazioni Unite che istigò l'invasione dell'Iraq prevedendo che sarebbe stata"una passeggiata", Midge Decter, biografo di Donald Rumsfeld e del direttore della destra Heritage Foundation, Frank Gaffney militarista del "Centro per la politica di sicurezza", Bruce Jackson, ex ufficiale dei servizi segreti militari Usa e vice presidente della Lockheed Martin, ora presidente della commissione degli Stati Uniti alla NATO; Michael Ledeen dell'American Enterprise Institute, un ex ammiratore del fascismo italiano e ora uno dei principali promotori di un cambiamento di regime in Iran; e R James Woolsey, ex direttore della CIA ed uno dei maggiori sostenitori delle strategie di George Bush per rimodellare il musulmano mondo lungo le linee pro-USA....può bastare??)
Gli Stati Uniti erano anche interessati a convergere i membri di Al-Qaeda in Kosovo e Albania.
Naturalmente, è abbastanza comune per le circostanze il motto: il nemico del mio nemico è un mio amico. In altri termini, in una democrazia trasparente, ci aspetteremmo una esauriente spiegazione delle circostanze che hanno condotto al tragico evento del 9/11. La Commissione del 9/11 avrebbe dovuto provvedere esattamente a questo.
Sibel e' stata ottimamente definita la donna piu' imbavagliata d'America, avendo il doppio Segreto di Stato. La sua testimonianza di 3 ore e mezza alla Commissione d'inchiesta dell'11 settembre sono state letteralmente omesse, ridotte ad una semplice nota che informa i lettori della sua testimonianza riservata. Questa si riferisce alla sue dichiarazioni su come gli USA utilizzassero Bin Laden e i Talebani nell-Asia centrale. Nell'intervista, Sibel ripete che quando gli USA invocano il segreto di Stato, lo fanno per proteggere "delicate relazioni diplomatiche" per la protezione di Turchia, Israele, Pakistan e Arabia Saudita, e questo in parte è vero, ma è anche vero che essi si stanno autoproteggendo, e negli Stati Uniti e' un crimine utilizzare rapporti e segreti per coprire dei crimini.
Sibel aggiunge in una intervista:" Ho informazioni che il nostro Governo ha mentito su diverse circostanze, quest'ultime possono essere definiti come bugie, visto che noi abbiamo legami molto stretti con queste persone, e questo coinvolge l'Asia Centrale ed e' collegato all'11 settembre.
" Eà solo l'errore che ha bisogno del sostegno del Governo, la verità si regge da sola." T. Jefferson ........Maremma Cinghialaaaaaaaaaaaa

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