Tuesday, September 7, 2010

Soldi da Mangiare



La crisi alimentare non esiste
, o perlomeno, potrebbe essere drasticamente ridotta in quei paesi dove la popolazione è costretta, quotidianamente, a combattere con i morsi della fame, della malnutrizione che attacca i fisici più deboli portandoli spesso alla morte. Morire di fame nel 2010, un ossimoro reale in questo pianeta dove gli eccessi e gli sprechi, sopratutto in campo alimentare sono enormi. Gli aiuti alimentari erogati dai paesi ricchi e lo sfruttamento e la speculazione economica sono le facce di una stessa medaglia. Il sistema economico, nel corso di questi anni ha affamato direttamente ed indirettamente intere popolazioni infliggendo embarghi omicidi, dove le armi riescono sempre, e magicamente, a passare. Sempre questo sistema, considerato da molti avanzato e civile, diffonde guerre, crisi economiche e distruzioni rendendo intere Nazioni completamente asservite alla volontà di chi le distrugge e poi pretende di ricostruire e rimodellare a sua immagine...
Questi sistemi "perfetti", inoltre, giocano in borsa con qualsiasi tipo di prodotto inducendo a qualsiasi tipo di speculazione. Le "Commodities" rientrano in questi parametri: sono spesso beni di prima necessità che diventano merce, comprati e venduti da un mercato globale che vuole solo il profitto e preferibilmente in tempi brevi. Stiamo parlando di caffé, farina, riso, cotone, mais, zucchero e cosi via, prodotti fondamentali nella dieta di qualsiasi individuo in questo pianeta.
Siamo ai livelli del gioco d'azzardo vero e proprio, in cui si scommette sul prezzo di un bene primario, per esempio grano, da qui ad un periodo a breve termine. Solamente il 2% delle transazioni si traduce in un effettivo acquisto/vendita di materia prima, in quanto la maggior parte delle volte la posizione si chiude prendendo sul mercato una posizione opposta a quella iniziale. Queste compravendite non sono influenzate dalla reale produzione di un bene, dal suo processo o dalla sua vendita al dettaglio, sono del tutto volatili e repentine nei cambiamenti, ma putroppo influenzano i prezzi degli alimenti ripulendo i portafogli di milioni di persone nel mondo.
Il prezzo della farina tra il 2007 ed il 2008 è aumentato dell'80% secondo uno studio, del luglio scorso, del "World Development Movement" intitolato " The great Hunger Lottery". Il rapporto evidenzia come tra negli ultimi dieci anni i contratti di "Commodities" sono aumentati del 500%. Il prezzo di alcuni generi di prima necessità sono stati scambiati nei mercati reali con costi lievitati del 50% dal loro valore concreto, e questo non lo dicono un gruppetto di noglobal incappucciati, ma una delle più famose banche mondiali, la Merrill Lynch sulla rivista "Business Week".
" Ogni speculazione è radicata nella realtà. Gli speculatori creano la bolla che è una grande menzogna. Le loro aspettative, le loro scommesse sui "Futures" fanno lievitare i prezzi, ed è il loro business a distorcere i prezzi", cosi George Soros, imprenditore milionario naturalizzato Usa, definiva cinicamente un paio di anni fa il mercato globale delle "Commodities". Le banche, che supportano e sostengo questo gioco d'azzardo sulla pelle dei paesi più arretrati sono numerose: Goldman Sachs, Bank of America, Citibank Deutsche Bank, HSBC, Morgan Stanley solo per citarne qualcuna tra le più note. Questo meccanismo diabolico e cieco affama sempre più persone nel mondo: vi erano 75 milioni di persone malnutrite nel 2007, se ne sono aggiunte altre 40 milioni nel 2008 e nell'ultimo Rapporto della FAO del giugno 2009 il numero complessivo di persone cronicamente malnutrite era di oltre un miliardo!! Un miliardo di vite umane contro milioni e milioni di dollari bruciati per compravendite folli, questa bilancia pende sempre dalla parte sbagliata. Paesi come la Cina, il Brasile o l'India mostrano orgogliose PIL a doppia cifra, costruiscono nuove periferie per futuri disperati. Proprio l'India detiene, secondo un recente articolo della BBC, anche il record di popolazione che continua a morire di fame, siamo a 421 milioni di individui che nello sfavillante e progredito 2010, si spengono perchè non hanno il cibo appena sufficiente per respirare.
Di qualche giorno fa sono gli scontri esplosi in Mozambico per gli aumenti indiscriminati dei prezzi del pane: decine di arresti, diversi feriti e putroppo 13 morti in quello che si annuncia essere una delle ennesime battaglie per la sopravvivenza. Un paese, quello africano, definito in crescita, per le ingenti somme di denaro che affluiscono nelle casse dello Stato, grazie a numerosi investimenti, e dove milioni per persone sopravvivono con meno di due dollari al giorno, la solita storia.
Ci vogliono regole serie per mettere un freno a speculazioni prive di trasparenza dove tutto è concesso. Questo cambiamento deve coinvolgere i paesi più responsabili di questo pantano economico, altrimenti ogni accordo risulta vuoto e infruttuoso.
"Le banche non stanno lavorando nel tessuto sociale, ma sono un''entità a se, distaccata ed indipendente da ogni norma di buon senso", questo il pensiero del premio Nobel ed economista americano Joseph Stiglitz in una recente intervista, che aggiunge "C'è un imperativo morale di non incrementare soltanto il PIL dei vari paesi, ma, e sopratutto, la vita delle persone, e ci voglioni metodi migliori di misurazioni per raggiungere questi risultati."
Il benessere delle popolazioni è misurato in numero di auto, di elettrodomestici, di vacanze in località esotiche, in accessori firmati, in tecnologia sempre più leggere e minuscola e li finisce l'analisi; non c'è tempo per le domande: perchè le auto sono considerate un valore positivo se inquinano, se sacrificano aree verdi per immensi parcheggi, schizzando come F1 causando milioni di morti ogni anno? Perchè ogni elettrodomestico comporta rate, scadenze non rispettate ed ulteriori rate, ulteriori stress e ansie? Questo è benessere? Siamo consapevoli che le nostre vacanze in località esotiche non abbiamo danneggiato qualche ecosistema o siano la causa di distruzione di una popolazione un tempo fiera e adesso trasformata in una attrazione da circo? Perchè dobbiamo sfoggiare vestiti da migliaia di euro per esistere e assimilarci alla massa se non sappiamo nemmeno che molti di quegli acquisti sono creati in paesi del terzo mondo e che finanziamo quello sfruttamento con la nostra ignoranza? Cosa c'è di tecnologico in un oggetto di pochi centimetri che con giochi stupidi ci isola dal resto del mondo, impedendoci una chiaccherata, uno scambio di idee, un bel libro, uno sguardo su un paesaggio che la natura ci riserva? Siamo la generazione del superfluo, della moda di un mese, del monetizzare a tutti i costi anche una vita od una morte. Ci voglione con la nostra divisa perfetta, senza macchie e senza pieghe, allineati e silenziosi, ignoranti e dipendenti da un lavoro che odiamo e da uno stipendio che quantifica le nostre libertà.... "Nel mondo c'è quanto basta per le necessità dell'uomo, ma non per la sua avidità", così diceva qualche tempo fa un certo Mahatma Gandhi......maremmacinghialaaaaaaaaaaaaaa

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