Monday, May 31, 2010

Dal terremoto alla Monsanto - Haiti SOS



Il terremoto di Haiti ed i suoi danni a cose e persone è stato un buon business finchè qualche attore o attrice con lo sguardo languido rimbalzava da una Tv all'altra in cerca di fondi. I media hanno smesso di parlarne e come per magia tutto è stato dimenticato, alla ricerca spasmodica di un altra tragedia più fresca da sbattere in prima pagina. Haiti combatte ancora ogni giorno contro povertà, delinqueza, crimine ed uno sciacallaggio travestito da beneficenza. La scusa che con le colture OGM si può debellare la fame nel mondo è una delle tante menzogne che circolano nelle vene infette di certa informazione. Non si eliminano gli sprechi, enormi che ci sono, ma si aumenta, in maniera, artificiosa il quantitativo di cibo. Un pò come l'altra grande farsa del nucleare, dove invece di isolare meglio palazzi ed industrie varie, da palesi dispersioni di energia, si preferisce buttarsi sull'atomo. Dietro ci sono sempre le stesse Multinazionali che hanno a cuore solo il loro ideale: Profitto a tutti i costi.
Un articolo comparso sul sito www.truthout.org ci mostra l'ennesimo trucchetto per riempirsi le tasche ed andare in un paradiso....magari fiscale.
Titolo originale "Haitian Farmers to burn Donated Monsanto Seeds"

"Un Nuovo terremoto" è stato definito dal Leader del movimento Contadino Papay (MPP) Chavannes Jean Baptiste, la notizia secondo cui la "Monsanto" donerà 60000 sacchi di sementi di grano ibrido e di altre colture, alcuni dei quali trattate con pesticidi altamente tossici. Il MPP ha promesso che brucierà i semi della Monsanto ed ha promosso una marcia di protesta contro la presenza della Corporation in Haiti, il 4 giugno, giornata mondiale dell'ambiente.
In una lettera aperta inviata il 14 maggio, Chavannes Jean Baptiste, il direttore esecutivo ed il portavoce del Movimento Nazionale Contadino, ha definito, l'ingresso dei semi della Monsanto ad Haiti, "un duro colpo per la piccola economia Haitiana, per tutti i contadini, per la biodiversità, per le nostre sementi creole e per quello che rimane del nostro ambiente." Qui i movimenti di attivisti sono stati eloquenti nella loro opposizione al business agricolo per importare semi e cibo, che mette in pericolo la produzione locale e le sementi locali. E' stata espressa seria preoccupazione per l'importazione di semi geneticamente modificati.
Per adesso, senza una legislazione che regola l'uso di OGM in Haiti, il Ministro dell'agricoltura ha rifiutato l'offerta di Monsanto per le sementi Roundup Ready. In uno scambio di email, un rappresentante di Monsanto ha assicurato al Ministro che i semi in questione non sono OGM.
Elisabeth Vancil, la direttrice del settore Sviluppo Monsanto, ha definito questa iniziativa "un regalo favoloso di Pasqua". Monsanto è conosciuta per le sue pressioni nella vendita di semi, specialmente OGM, sia al nord che al sud del pianeta, includendo accordi molto limitanti sulle tecnologie di utilizzo, stipulate con agricoltori che spesso non sono completamente consapevoli di quello che stanno firmando. Secondo alcune interviste, di chi scrive, con alcuni contadini messicani, questi sono costretti a comprare ogni anno dalla Monsanto i propri sementi, sotto condizioni spesso onerose e a volte difficili da sostenere economicamente.
Il seme di grano ibrido donato dalla Monsanto ad Haiti è stato trattato con il funghicida Maxim XO, mentre i semi per i pomodori Calipso sono trattati con il Thiram. Quest'ultimo è considerato altamente tossico ed è incluso nei prodotti chimici chiamati Etilene Bisdithiocarbamates (EBDCs). Studi sui alcuni topi hanno causato serie preoccupazioni all'Agenzia per la Protezione Ambientale Americana (EPA), che ha ordinato un ulteriore controllo. L'EPA ha evidenziato che le piante trattate con l' EBDC divengono molto pericolose per i contadini che devono indossare abiti speciali, protettivi quando maneggiano questi prodotti. I prodotti che contengono il Thiram devo adottare apposite etichette informative, ha stabilito l'EPA (ndr, in questo sito il Thiram è definito "leggermente tossico" se inalato, ma già "moderatamente tossico" se viene a contatto con la pelle. Topi trattati con il Thiram sono morti nel giro di una settimana. Inoltre la sostanza non è tossica per uccelli, api e piccoli mammiferi, ma diviene da moderatamente ad estremamente tossica per pesci ed animali acquatici....voi vi fidereste?)
L'EPA ha escluso questa sostanza chimica da molti prodotti agricoli da giardino, in quanto i consumatori non dispongono di indumenti protettivi. Una email di Monsato al Ministero dell'Agricoltura non ha citato spiegazioni sui pericoli, ne nessun tipo di offerta per abiti speciali o corsi per istruire i contadini che andranno a maneggiare la sostanza. Le preoccupazioni dei Movimenti di Protesta Haitiani non sono solo sui pericoli chimici e sul futuro delle importazioni di OGM. Essi sostengono che il futuro di Haiti dipende sui prodotti locali per un consumo locale, è quello che si chiama Sovranità del Cibo. L'arrivo di Monsanto nell'isola, è un'ulteriore minaccia ad esso.
Il popolo negli Stati Uniti dovrebbe aiutarci a produrre, non a darci cibo e sementi. Stanno rovinando le nostre chance di sostenerci, questa la dichiarazione di Jonas Deronzil, rappresentante di una delle cooperative agricole nella regione rurale di Verrettes.
La Storia della Monsanto ha lungamente attirato le ire degli ambientalisti, sostenitori della salute e piccoli coltivatori, fino alla sua famosa produzione dell' Agente Arancio durante la guerra del Vietnam. L'esposizione all'Agente Arancio ha causato forme di cancro a un imprecisato numero di veterani americani, ed il governo vietnamita ha dichiarato che 400000 vietnamiti sono stati uccisi o resi disabili da questo Agente, e che circa mezzo milione di bambini sono nati con difetti congeniti dovuti all'assorbimento di questo composto chimico.
Il motto della Monsanto " Senza la chimica la vita stessa sarebbe impossibile" è stato sostituito con la parola "immagine".
La sua pagina web dichiara che aiuta i contadini a produrre di più ed a conservare meglio. "Aiutiamo gli agricoltori a produrre e coltivare raccolti sostenibili garantendone il successo, producendo cibi sani...riducendo l'impatto dell'agricoltura sull'ambiente". I precedenti della Corporation non confermano queste dichiarazioni.
Insieme a Syngenta, Dupont e Bayer, Monsanto controlla più della metà delle sementi mondiali. La Compagnia detiene quasi 650 brevetti, in maggioranza per il cotone, il grano e la soia, a quasi il 30% delle partecipazioni finanziarie nel Biotech e nello sviluppo. Monsanto è divenuta il distributore di sementi, che conosciamo, comprando le maggiori imprese di semi per soffocare la competizione, brevettando modificazioni genetiche a numerose varietà di piante, facendo causa a numerosi piccoli agricoltori. Monsanto è una delle Compagnie leader nella produzione di OGM.
Nel 2007, la Multinazionale ha archiviato 112 cause contro agricoltori statunitensi, per presunte violazioni contrattuali o su brevetti OGM, coinvolgendo 372 coltivatori e 49 piccoli imprenditori agricoli di 27 Stati diversi. Da questi, Monsanto, ha vinto più di 21.5 milioni in sentenze favorevoli. La Multinazionale risulta controllare 500 coltivatori all'anno, stime tratte da documentazione di Monsanto e media reportage.
Gli agricoltori hanno subito cause dopo che i loro terreni sono stati contaminati dal polline o dai semi di altri campi coltivati a semi geneticamente modificati. Casualmente o volontariamente sono stati diffusi queste sementi in campi non OGM, riportano Andrew Kimbrell e Joseph Mendelson del Centro per la Sicurezza sui Cibi.
In Colombia, Monsanto ha ricevuto ricevuto 25 milioni di dollari ed oltre dal Governo locale per irrorare i campi di Rounduo Ultra come ulteriore sforzo nella lotta contro la droga. Questo erbicida è una versione ad alto concentrato di Glifosato, con ulteriori ingredienti aggiuntivi per aumentarne la potenza. Le comunità colombiane e le associazioni per i diritti umani hanno denunciato che questo erbicida ha distrutto coltivazioni di grano, fonti d'acqua ed aree protette, ed ha aumentato le nascite di bambini con problemi fisici.
Via Campesina, la più grande Confederazione di agricoltori con associati in più di 60 paesi, ha definito la Monsanto uno dei principali nemici dell'agricoltura sostenibile e della sovranità alimentare dei popoli. Sostenendo che la Monsanto e le altre Multinazionali controllano e si spartiscono terre ed agricolture, costringendo piccoli coltivatori a rinunciare ai loro terreni ed al loro lavoro. Infine si sostiene che questi giganti dell' agrobusiness contribuiscono ai cambiamenti climatici ed a disastri ambientali, accrescendo l'industria agricola.
Lo scorso 16 ottobre la coalizione di Via Campesina ha lanciato una campagna globale contro Monsanto, durante la giornata internazionale del cibo, con proteste, presidi nei terreni e scioperi della fame in più di 20 paesi. Promuovendo, lo scorso 17 aprile, in occasione della Giornata per la Terra, una seconda protesta contro la Multinazionale.
Anche le Associazioni non Governative negli USA stanno sfidando le pratiche di Monsanto. L'Associazione Consumatori per l'Organico hanno diffuso una campagna "Milioni contro Monsanto", chiamando la Compagnia a fermare l'intimidazione nei confronti dei piccoli coltivatori, a bloccare il commercio non verificato e nascosto di cibo geneticamente modificato per i consumatori, sostenendo, tra l'altro, lo stop al'utilizzo delle tasse degli americani per finanziare il grano OGM.
Il Centro per la Sicurezza alimentare sta combattendo, da 4 anni, in tribunale la Monsanto che ha deciso di ricorrere alla Corte Suprema Americana, dopo alcuni successi giudiziari contro Monsanto e contro il Dipartimento Agricolo USA per promozione illegale del Roundup Alfalfa, il tribunale ha continuato ed ha accettato il caso del Centro per la Sicurezza alimentare, il 27 aprile scorso. Una prima decisione da parte della Corte Suprema circa gli OGM è adesso attesa.
"Combattere i semi OGM ed ibridi è un'azione importante per salvare la nostra diversità e la nostra agricoltura." Così Jean Baptiste ha dichiarato in una recente intervista. "Abbiamo il potenziale per produrre dai nostri terreni quanto basta per sfamare l'intera popolazione e per esportare anche alcuni quantitativi. La politica che noi dobbiamo applicare, perchè ciò accada è la sovranità alimentare, dove un paese ha il diritto di definire le proprie pratiche agricole, per produrre prima per la famiglia e poi per il mercato locale, per crescere sani in un modo che possa rispettare la nostra Madre Terra."

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