Thursday, February 4, 2010

Scienza Psichedelica


Le sostanze stupefacenti possono rivelarsi una ottima scusante nei casi di confusione mentale, che si traduce, inequivocabilmente, in una dialettica sconclusionata, imbarazzante e priva di ogni logica. Eppure, può esserci anche di peggio: ossia dire una boiata al secondo ed essere completamente lucidi, nella piena funzione delle proprie capacità mentali. Nella fattispecie la seconda possibilità è anche più grave della prima, in quanto il soggetto emette, a mò di geyser, un quantitativo di fesserie incontrollabili, essendone assolutamente convinto. Questo è il caso dell'emerito Professore di Chimica, Franco Battaglia, che da qualche tempo cura degli articoli su "Il Giornale" su temi prevalentemente ambientali. Il docente-giornalista, che nel 2001-02 è stato nominato Coordinatore del Comitato Scientifico dell'Agenzia Nazionale Protezione Ambiente del Governo Berlusconi, analizza e demolisce sistematicamente teorie scientifiche considerate acquisite dalle più autorevoli organizzazioni in materia. Ma questo trapezista dell'ignoto, si spinge ancora un pò oltre, negando delle verità storiche basilari, giusto per sostenere il proprio tornaconto di "illuminato onnisciente".
Ma procediamo con ordine e vediamo queste perle di cultura scientifica che il professore ci propone, non senza una certa stucchevole saccenza.

- Articolo su "Il Giornale" del 20 luglio 2008 "Uno scempio che costa tanto e produce poco" tema in questione, le energie alternative ed un progetto di parco eolico a largo della Sicilia sul quale, il nostro "savio scienziato" dice:" Il progetto costa mezzo miliardo e fornirà energia elettrica «sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 390mila famiglie». Mi chiedo quand'è che la smetteranno - anche all'Enel - di usare la «famiglia» come unità d'energia. La verità è che quelle 115 torri (fatemelo ripetere: 115) erogheranno meno di un decimo dell' energia che erogherebbe un solo reattore nucleare, costando però solo 4 volte di meno di questo." ed ancora:"L'eolico in Italia incide per meno dell'1% (e il FotoVoltaico per meno dello 0.0001%)" . Quindi paesi come la Germania, la Spagna, gli Stati Uniti amano buttare via i propri soldi in tecnologie inutili? Difatti questi paesi, secondo la WWEA (World Wind Energy Association) hanno incrementato considerevolmente le proprie capacità energetiche dall'eolico: gli Stati Uniti hanno portato la nuova potenza installata a oltre 25.000 megawatt, la Germania a 23.900 megawatt, La Spagna detiene la terza posizione mondiale con 16.700 megawatt di potenza cumulata. Proprio lo scorso gennaio, nella penisola iberica, si è registrato un record in megawatt di "potenza istantanea" dall'eolico: ben 11.643 megawatt pari a 11 centrali nucleari, che ha coperto la domanda di elettricità per il 42% della penisola. Il fotovoltaico viene addirittura sommerso da una manciata di zeri, 0.0001%, caso vuole che esistono centinaia di esempi di come l'energia generata dal sole continui a crescere, migliorando le proprie performance: vicino a Siviglia, in Spagna, è in continua espansione una centrale solare con una potenza installata di 20 megawatt, in grado di fornire energia a circa 10000 case. L'Italia ha prodotto, nel 2009, energia dal fotovoltaico pari a 1000 gigawatt, dati forniti dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas.

- Articolo su "Il Giornale" del 24 luglio 2008 intitolato " Nucleare, il pericolo non c'è, ma il terrore mediatico si", qui le "perle scientifiche" del professore cominciano a crescere ed a regalare al lettore emozioni inaspettate. Si parla di un incidente avvenuto in Francia nella centrale di "Tricastin" dove un certo quantitativo di uranio liquido è stato versato in un fiume nelle vicinanze dell'impianto, secondo Battaglia:" Mi risulta, che si trattava di circa 70 kg di uranio diluitissimi in ben 25.000 litri di acqua. L’uranio è un elemento debolissimamente radioattivo ed è contenuto nell’ambiente in quantità tali che quel che è successo è totalmente irrilevante: nessuno è morto, nessuno si è ammalato, neanche di raffreddore, né l’ambiente può averne sofferto, essendogli stato restituito ciò che gli era stato sottratto." Ma leggendo "Le Figaro" e "Le Monde" la patetica storiella di Battaglia traballa alquanto: si apprende, infatti, che la quantità di uranio sversata durante questo incidente (12 g per litro d’acqua, circa 360 kg di uranio secondo Le Monde) sorpassava di 100 volte la quantità massima autorizzata di liquido radioattivo legalmente sversabile dalla Socrati (La Compagnia che gestisce l'impianto nucleare). Sempre "Le Monde" si avvaleva di uno studio tedesco per sottolineare come l'incidenza di tumori infantili sia doppia entro un raggio di 5 km dalla centrale. Successivamente la società "Socrati" ha dichiarato che: la perdita di uranio sarebbe inferiore a quanto precedentemente annunciato, si tratterebbe di 75 kg di uranio in 6,25 metri cubi d'acqua, il che vuole dire 6250 litri d'acqua e non 25000 come sparato ad occhi chiusi dal nostro famoso "tuttologo". Per quanto riguarda la frase sul restituire alla natura ciò che gli viene sottratto, potrebbe essere divertente leggerla sulle pagine del "Vernacoliere", con lo stesso ragionamento potremmo dire che il petrolio riversato in mare, non è poi un episodio così grave, in quanto restituiamo alla natura ciò che gli viene sottratto con le estrazioni. Complimenti per la fantasia.....scientifica ovviamente.

-Articolo sul "Il Giornale" del 25 luglio 2008 intitolato " Nucleare, inutile allarmismo, siamo tutti contaminati", cominciamo ad addentrarci nel "fantasmagorico" mondo dell'assurdo con esempi come questo: " in piazza S. Pietro, lastricata con cubetti di porfido naturalmente radioattivi per via del torio in essi contenuto, la dose è quasi doppia di quella entro il raggio di 30 km dell'area proibita attorno a Chernobyl". Dunque San Pietro come Chernobyl? Il Papa più radioattivo di una barra di uranio fluorescente? Sul sito "Città Nuove" si spiega questa giochino per confondere il lettore, si combinano esposizioni annuali alla radiazioni con esposizioni di pochi minuti, eliminando il fattore "tempo" San Pietro sembra più radioattiva di Chernobyl, quindi: basta non fare confusione tra la dose di radioattività emessa in un anno, come quella dei cubetti di porfido in piazza S.Pietro, con quella assorbita dai lavoratori della Tricastin in un piccolo arco di tempo (immaginiamo una decina di minuti) e provare, quindi, a fare un po' di conti. Se i lavoratori della Tricastin avessero assorbito la radioattività di 0,5 mSv, per l'appunto, per dieci minuti, è come se fossero stati esposti ad un livello annuo di 0,5x6x24x365 =26.280 mSv. Viceversa, quegli stessi lavoratori della Tricastin, se negli stessi ipotetici dieci minuti fossero stati in piazza S. Pietro, avrebbero assorbito solo 7/365/24/6 = 0,00001 mSv, cioè una dose di radioattività 5000 volte minore di quella che hanno assorbito sul posto di lavoro". L'articolo di Battaglia, però, ci riserva un altro clamoroso passaggio che merita attenzione, in pieno delirio giornalistico, si legge:" Persino a quei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki che furono esposti a dosi istantanee di 200 mSv non è stato riscontrato alcun aumento di incidenza di cancro, né, a distanza di 60 anni, nella loro progenie". "Huston? Abbiamo un problema!", eppure il passaggio dell'articolo dice proprio questo. Sembra quasi inutile smentire questa affermazione, ma, giusto per la cronaca, prendiamo a caso nella marea di ricerche, studi, documenti scientifici che affermano l'esatto contrario: PNAS (Proceedings of National Academy of Sciences of United States), gli effetti delle radiazioni dalle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki si continuano a vedere oggi, dopo più di 50 anni da quel giorno nefasto. Tutto questo senza citare Chernobyl, considerato ancora oggi uno dei luoghi più radiottivi del pianeta, con bambini che continuano a nascere con deformazioni totalmente anomale.

-Articolo sul "Il Giornale" del 21 ottobre 2008 intitolato "Che significa 20-20-20? Andare tutti a piedi" qui il comune lettore accusa già i sintomi di sbornia da "porcheria acuta" ma indomito continua la lettura. Il pezzo critica il pacchetto per ridurre del 20% le emissioni di gas serra, aumentare al 20% il risparmio energetico, incrementando le fonti rinnovabili del 20%. Ecco una considerazione illuminante: "Dobbiamo allora risparmiare petrolio, gas e carbone, perché altrimenti finiscono? No, perché non ha senso risparmiare un bene finito. Per esempio: se il petrolio del pianeta finisse fra 50 anni e se l’Italia decidesse da domani di risparmiarlo al 100%, allora il petrolio del pianeta finirebbe fra 51 anni...20-20-20, dicono. Il che ci consente di fare l’aritmetica di cui vi risparmio i calcoli e vi do il risultato: l’Italia entro il 2020 dovrebbe essersi sbarazzata di tutte le automobili in circolazione". Forse sarebbe piu opportuno darci il calcolo e risparmiarci queste deliranti affermazioni!

-Articolo su "il Giornale" del 8 gennaio 2009 intitolato " Io fisico controcorrente vi spiego il bluff del riscaldamento globale", ricordando che il professore non è un climatologo ma un fisico con la tendenza ad una inverosimile sapienza, riportiamo le sue idee sul tema clima e riscaldamento globale: "L'attuale riscaldamento è cominciato nel 1700, quando erano l'industrializzazione assente e mezzo miliardo la popolazione mondiale, e ha continuato fino al 1940 quando erano l'industrializzazione quasi assente e la popolazione 1/3 della odierna". In realtà le temperature a livello del mare sono considerevolmente aumentate, specie negli ultimi 12 anni, come spiega questo grafico. Una accellerazione troppo anomala per non addurre colpe alla mano dell'uomo. Le controversie, tra chi sostiene che il riscaldamento globale sia un processo antropico e chi invece un semplice corso di madre natura in cui l'uomo non ha la minima influenza, sono sempre più accese. Esiste il gruppo scientifico "IPCC" (Intergovernamental Panel on Climate Change) formato dalle Nazioni unite per studiare i cambiamenti in corso e che si basa su un gruppo di lavoro 1 che si occupa delle basi scientifiche dei cambiamenti climatici; un gruppo di lavoro 2 che si occupa degli impatti dei cambiamenti climatici sui sistemi naturali e umani, delle opzioni di adattamento e della loro vulnerabilità; un gruppo di lavoro 3 si occupa della mitigazione dei cambiamenti climatici, cioè della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Ma esiste anche il N-IPPC istituito da qualche centinaio di scienziati, o presunti tali, tra cui Franco Battaglia, con scarse competenze sul clima, che rifiutano la teoria del riscaldamento globale. Quello che risulta lampante è che l' IPCC, il gruppo pro-riscaldamento, diffonde documentazione che deve passare al vaglio di numerosi controlli della comunità scientifica internazionale per appurarne la veridicità, mentre nel N-IPCC non è stato previsto alcun processo di controllo e di verifica da parte del resto della comunità scientifica.
Questi due gruppi di pensiero utilizzano due modelli di misurazione delle temperature terrestri diversi: il gruppo pro-riscaldamento IPCC si riferisce alle temperature delle stazioni metereologiche mondiali poi ricalcolate per estrapolarne la media, i dati sono ufficiali dalla fine del 1800 e evidenziano una febbre insolita per il pianeta; il gruppo contro-riscadamento il N-IPCC utilizza come misuratori, i satelliti meteorologici posti nella troposfera ( a circa 15 km di altitudine) che hanno una forbice di misurazioni molto inferiore, avendo iniziato la loro attività negli anni '80 del 1900 e che evidenziano un aumento della temperatura meno allarmante. Pur sempre un leggero aumento, non notato dal professor Battaglia, che scrive: "Tutti i modelli matematici che attribuiscono ai gas-serra antropici il ruolo di governatori del clima prevedono che nella troposfera a 10 km al di sopra dell'equatore si dovrebbe osservare un riscaldamento triplo rispetto a quello che si osserva alla superficie terrestre; orbene, le misure (ripeto: misure, non chiacchiere) satellitari non rivelano, lassù, alcun aumentato riscaldamento, men che meno triplo, ma, piuttosto, un rinfrescamento". Ovviamente a noi comuni mortali, semplici lettori, non è dato sapere a quali modelli matematici si riferisca "il sapiente", forse gli stessi modelli che negano connessioni tra la radioattività e le morti per tumore. Studi interessanti e non chiacchere, sono stati compiuti sui pini californiani, che hanno una longevità millenaria. Secondo la PNAS, la rivista dell'Accademia Nazionale della Scienza Inglese, si ritiene che sia stato l’aumento delle temperature dal 1950 in poi a causare la diffusione e la crescita senza precedenti dei pini in zone di latitudine molto vicina a quella in cui i pini non potrebbero crescere.
Le controversie sul clima ci sono, molte, però sembrano dettate da un desiderio di strumentalizzare e ridicolizzare gli studi condotti in questi decenni dalle migliori organizzazioni scientifico/ambientali che lottano ogni giorno, più che con un tipo di industria inquinante, contro una ideologia del profitto a tutti i costi, un tornaconto cieco radicato nei decenni, che sfrutta e spolpa questo pianeta in modo insostenibile, generando squilibri, ineguaglianze, veleni e tensioni sociali.

- Articolo sul "Il giornale" del 31 luglio 2009, intitolato " Puristi della tavola dietrofront:" Il cibo biologico non è il migliore." Riusciamo letteralmente a leggere tra le righe di questo articolo il piacere intenso che quest'uomo ha nel distruggere, o almeno provarci, quelle verità sane acquisite dalla nostra società. L'articolo evidenzia :" È questa la conclusione resa nota ieri dalla «Food Standards Agency», l’agenzia governativa britannica per gli alimenti, dopo un’indagine durata 12 mesi e condotta sulla base di oltre 160 ricerche degli ultimi 50 anni. Perché le differenze rilevate nei nutrienti contenuti nei prodotti biologici rispetto a quelli più convenzionali ci sono, ma non rilevanti al punto da incidere sulla salute dei consumatori". Battaglia, omette una dichiarazione di uno dei curatori inglesi di questo rapporto che dice:" Il nostro lavoro non riguarda le conseguenze sull'organismo dell'uso di pesticidi ed erbicidi, ma i risultati sono lo stesso sorprendenti". Non mi sembra una differenza da poco!!! Un'ulteriore risposta, a questo ennesimo esempio di ottima disinformazione, ce la offre il fondatore di "slow food" Carlo Petrini: " UDITE udite: un pomodoro bio non avrebbe più vitamine di un pomodoro convenzionale. E allora? Anche ammesso fosse vero – e ci sono fior di ricerche a provare il contrario – pensano davvero che i consumatori scelgono il bio solo perché credono abbia più vitamine? Non li sfiora il pensiero che chi sceglie di consumare o produrre bio ha una visione un poco più complessa e ampia del cibo? Non si vive di sole vitamine. Si vive di rispetto dei ritmi di maturazione, di tutela della fertilità dei terreni, di paesaggi custoditi, di bellezza pur nello sviluppo, di tessuto sociale, di bontà organolettica, di relazioni umane come quelle che si instaurano in un mercato di prossimità. Si vive di assenza di residui chimici. Si vive di cibo raccolto quando è maturo e prodotto nei territori vocati, si vive di cibo spostato il meno possibile, si vive di cibo vero. E si vive di cibo trasparente". Ma come si fa a spiegare questi concetti ad un sedicente scienziato della portata di Battaglia? Impossibile.
- Ultimo Articolo che analizziamo è quello apparso sul "Il Giornale" del 01 ottobre 2009 intitolato " Ridurre il CO2? E' dannoso". Qui le teorie del professore rasentano le più alte vette della scienza da "Baci Perugina" infatti leggiamo: "Non so cosa le dicano i suoi consiglieri scientifici, ma è bene che lei sappia che ogni programma di riduzione di CO2 è dannoso, impossibile e inutile. Il danno. Emettiamo CO2 anche quando dormiamo, perché, per esempio, sono in azione i climatizzatori d’estate, le caldaie d’inverno e i frigoriferi sempre. Ci fa emettere CO2 l’86% delle nostre azioni, per cui ridurre le emissioni significa agire di meno, cioè lavorare di meno". Qui ci vorrebbe una standing ovation collettiva, siamo oltre lo scibile umano. E' vero che il CO2 fa parte di complessi meccanismi naturali, come la fotosintesi delle piante, è vero anche che questa sostanza è presente nell'organismo umano in quanto funge da tampone per il PH sanguigno ed è altresi' appurato la sua presenza nell'atmosfera terrestra, ma con dei limiti ben precisi. Come diceva Paracelso, medico e scienziato del XVI secolo "E' la dose che fa il veleno." Vivere in un pianeta saturo di CO2 non è esattamente consigliato. Lo conferma, tra l'altro, un recente studio dell'EPA (l'Agenzia Americana per l'ambiente): l'anidride carbonica è nociva per l'uomo e rappresenta un rischio per la salute delle persone. "Il documento infatti non certifica solo che «l'inquinamento fa male», ma anche che «l'inquinamento è causato dall'uomo". Un recente articolo del "New York Times" rincara la dose, sottolineando come un altro studio dell'EPA metta in luce come il rischio di contrarre malattie dovute ai gas tossici presenti nell'aria sia in costante aumento. Sorvoliamo poi sulla condizione delle principali metropoli italiane in quanto a smog e decessi relativi, dall'annuale rapporto di "Legambiente".

La solita meritocrazia italiana promuove e foraggia personaggi della portata di Franco Battaglia, libero di scrivere balle continue e di ricevere anche incarichi governativi o elogi da parte di altrettanti cantastorie quali sono i politici, tranne rarissimi casi. Chi subisce l'informazione, divenendo un soggetto passivo pronto ad accettare qualsivoglia storiella, permette la moltiplicazione di queste menzogne campate in aria. Un gregge di pecore senza una coscienza, libero di muoversi e pascolare sempre nei limiti di recinti decisi a priori sulla nostra pelle. A quando la prossima fesseria? Magari che l'estinzione degli animali non esiste, è una invenzione degli ambientalisti, non sono gli animali che diminuiscono ma noi che aumentiamo....non mi stupirei di leggerla a breve nei prossimi fantarticoli di uno dei tanti illusionisti legalizzati.......maremmacinghialaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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