Monday, January 19, 2009

Alitalia: Rien ne va plus






 Correva l'anno 2009, Gennaio, la svendita delle aziende italiane a compagnie straniere era al suo apice con la splendida mossa di Alitalia. Dopo 3 anni il 2012 si è chiuso in perdita per la compagnia di Bandiera italiana, un bel meno 280 milioni di euro. Adesso c'è anche Ethiad pronta a prendersi la sua fetta di torta tricolore, mentre sindacati e pseudo Ministri festeggiano coi fichi secchi. C'è l'aumento di capitale, tra un candito e un pezzo di panettone, di 300 milioni di euro, la solita iniezione che il Ministro Lupi definisce, senza vergogna alcuna " una notizia positiva, l'aumento di capitale di Alitalia si è concluso a dispetto di chi pensava che non si potesse concludere o che servissero risorse pubbliche: 225 milioni è il capitale messo dai vecchi soci e Poste Italiane ha deliberato l’entrata con 75 milioni". Forse qualcuno dovrebbe informare il Ministro che il capitale di Poste Italiane è posseduto 100% dal Ministero dell'Economia, quindi pubblica. Guarda caso Poste Italiane aumenterà entro il 2016, che vuol dire anche domani se gli gira, il costo di lettere e raccomandate, ma guarda che coincidenza!! Evviva per gli investitori stranieri che si mangiano il paese, evviva per l'iniezione endovenosa per tenere ancora in vita una compagnia in perdita che doveva rinascere 3 anni fa con la privatizzazione, evviva per i Ministri che sparano balle e nessuno che prova a smentirli, evviva per le gente che vola Ryanair leggendo la Gazzetta e se ne sbatte proprio.

Dal 01/2009
Ancora una volta il nostro governo con al comando l'impavido Silvio BerluStalin l'ha spuntata, con sagacia e responsabilità. La nostra compagnia di bandiera manterrà la bandiera, solo quella, cambierà sigla in CAI-Alitalia e il vessillo tricolore continuerà a sventolare, poco importa se lo farà dalle sommità della Torre Eiffel. Un governo nostrano che ha incentrato tutta la sua campagna politica su un numero perfetto, lo zero, quello che non ha inizio ne fine, quindi eterno, come il sorriso trionfante del nostro Premier che ha salvato la patria. L'Italia non doveva vendere la propria linea aerea allo straniero, mai sia, per giunta ai franco-olandesi. I Francesi: quelli della testata mondiale di Zidane che già da marzo 2008 volevano colonizzare le nostre aziende. Per fortuna che BerluStalin ha messo in campo tutto il suo patriottismo, tutto il suo amore per un paese che è anche suo, anzi è solo suo... Siamo un popolo fiero, con Prodi, secondo diversi quotidiani francesi, Air France-KLM si sarebbe accollata anche una considerevole parte del debito italico, circa 1,37 miliardi di euro, come a dire che noi non siamo capaci di pagare i nostri errori?!? Colpo di magia del prestigiatore di Arcore: ed ecco che con il nuovo accordo è il popolo italiano a mettersi sul groppone "appena" 4 miliardi tra debiti ed ammortizzatori sociali, e noi, modestamente, siamo addestrati a pagare, grazie alla marea di tasse ed aumenti con cui lottiamo ogni giorno, problème résolu!! E poi noi patriottici ai quattro formaggi, le cose le facciamo con criterio: nella trattativa con CAI ci sta anche Air One, di Carlo Toto, con qualche debituccio con la banca Intesa San Paolo. Ma ecco il vecchio incucio tricolore(italiano s'intende), la banca entra nella cordata, assieme alla fusione di Air One con CAI. Intesa, che già dal nome se ne intende, rientrerà così dei debiti che aveva verso Carlo Toto(affermato imprenditore). Dicono che le banche sono in crisi, ma l'astuto sotterfugio rientra tra le grandi mosse dell'economia moderna (moderna?) Gli esuberi con Prodi erano 2500 ma ancora non abbiamo compreso quanti caspita saranno con questa nuova fusione o forse è meglio parlare di liquefazione?! Comunque sembrano molti di più. Ma BerluStalin non vuole piagnistei, dobbiamo consumare, bisogna far girare i soldi, prendiamo come esempio la Cordata Italiana, che con indomito coraggio ha messo mano al cuore(quale?) e al portafogli: un miliardo per la Nuova Alitalia, e poco male se per adesso hanno versato in totale 160 mila euro, il postulato evidente è che c'è moneta. Dovremmo ringraziare in eterno questi uomini e donne indomiti, questi temerari del terzo millenio, benedetta questa Cordata Italiana. Tutti amici del nostro supremo Comandante Silvio, quindi garanzia di fiducia! Si va dai Ligresti(vedere sezione Firenze-post Sindaco in Catene), a Trochetti Provera, famoso scalatore(di specchi) nell'affare Telecom, oppure la Famiglia Benetton, che dai maglioni di lana è passata a gestire Alitalia ed è uno dei gestori di Fiumicino, all' iper inquisito Geronzi che vigila con il suo giocattolino MedioBanca, al grande gruppo Marcegaglia, dove il vicepresidente, Antonio Marcegaglia, che ha patteggiato 11 mesi di galera, il gruppo Aponte, che si intende di navi, pur sempre di trasporti si tratta, il Gruppo Fossati, realtà immobiliare, finanziaria, ma la ciliegina viene dal presidente:Roberto Colaninno, che ha reso in poco tempo Telecom una azienda moribonda, poi per il colpo di grazia ci ha pensato Tronchetti Provera. Naturalmente anche Colaninno non si è fatto mancare nulla: con una bella condanna a 4 anni e 1 mese per bancarotta nel crac Italcase-Bagaglino nel dicembre 2006, poi condonato grazie ai suoi amici con l'Indulto. La Banda Bassotti allargata, un gruppo perfetto, che non ha nulla a che vedere con il volo, ma che secondo il malizioso "Le Figarò" avrà ampie agevolazioni per l'Expo 2015 a Milano. Alla faccia degli appalti truccati! L'Europa appare titubante, forse invidiosa del nostro paese che vanta una classe dirigente e politica votata(ma da chi?) a questa causa patriottica,prigionieri(magari) di un sogno: avere il massimo risultato con il minimo sforzo. Per la rubrica "Breakingviews" dell'agenzia di notizie Reuters:"Solo gli italiani sembrano averci perso, i paesi hanno i leader che meritano, l'Italia quindi avrà la compagnia che merita." Per l'Herald Tribune." Un gruppo di investitori ha comprato la parte buona, lasciando il resto allo stato italiano." Poi è la volta dei tedeschi, sempre a criticare,con il quotidiano "Frankfurter Allegemeine Zeitung", secondo il quale il risanamento della compagnia di bandiera italiana "si fa beffe di tutte le regole del mercato". Il giornale spiega che la soluzione scelta dal governo italiano "non ha nulla a che vedere con i principi della concorrenza", con il risultato che i clienti della nuova compagnia avranno "un servizio peggiore a prezzi più elevati". Anche qualche franco tiratore ci prova, come la "FederConsumatori", che definisce "Macelleria Sociale" il giuoco di prestigio di BerluStalin e la sua armata Brancaleone. Eppure gli italiani pagheranno come al solito errori commessi da altri, gli imprenditori ci faranno il loro corpulento guadagno e tra poco qualche altro scandalo farà finire nel dimenticatoio questa vicenda. Siamo il paese che manda quasi a reti unificate il compleanno del prescritto Andreotti e commemora l'anniversario della morte di Craxi proponendo, a questo punto, la beatificazione. E' vero abbiamo i politici che meritiamo....maremma cinghialà....con l'accento.. perchè fa francese....

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2 comments:

enrico said...
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enrico said...

ciao, oggi ho sentito al tg2 che la fiat ha acquisito il 31% delle quote azionarie della chrysler in cambio di know how aziendale. Obama ha promesso aiuti in cambio di piani aziendali orientati sulla tutela ambientale e proprio su questo si baserebbero le tecnologie concesse. In questo modo la fiat potrebbe sia avere un ritorno in azioni rivalutate dagli aiuti statali, sia un mercato di prova per le proprie tecnologia, con un piccolo rischio per lei. Questo però, secondo me, dimostra un'altra volta l'opportunismo ed lo scarso coraggio della classe dirigenziale italiana.

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