Thursday, November 6, 2008

Ipocrisie Legalizzate


L'ultimo rapporto dell'OEDT 2008 (Osservatorio Europeo delle droghe e tossicodipendenze), scaricabile online (www.emcdda.europa.eu) parla chiaro e ci pone davanti all'ennesimo problema irrisolto: il consumo delle maggiori sostanze stupefacenti, Cannabis e Cocaina, è in costante aumento. Per quanto riguarda la Cannabis almeno una persona su 5 della comunità europea dichiara di averne fatto uso, circa il 23%. In alcuni stati gli aumenti hanno sfiorato l 8/10%. L'Italia è prima nella graduatoria (finalmente una classifica europea in cui non siamo ultimi...) sui consumi di Cannabis dell'ultimo anno con aumenti che toccano l'11%. L'altra sostanza che "tira" e scusate il gioco di parole è la Cocaina. Questa droga è aumentata anche del 3% nell'ultimo anno, e circa il 3,6% della popolazione europea dichiara di averne fatto uso almeno una volta nella vita, in pratica 12 milioni di persone. Regno Unito, Spagna ed Italia comandano la classifica dei maggiori paesi consumatori di polvere bianca, con buona pace delle severe misure che Fini qualche anno fa varò in Italia, convinto che con la repressione il problema sarebbe stato risolto. La superficialità con cui questi incompetenti affrontano i problemi è spesso disarmante. Si calcola, sempre nel rapporto dell'OEDT, che il costo sociale che queste sostanze stupefacenti ci impongono rappresenta lo 0,7% del PIL, circa 6473 milioni di euro, di cui il 43% va alla polizia, il 27% ai centri sociali ed il 30% alla perdita di produttività. La spesa pubblica per la lotta agli stupefacenti ci costa 60 euro a testa, circa 18/19 miliardi di euro. Ma il controsenso della nostra società si compie se guardiamo alle sostanze considerate legali che non sono da meno in quanto a danni per la salute ed a costi sociali. Se le varie droghe fanno nella sola comunità europea 8000 decessi l'anno, le morti per tabacco ed alcool arrivano a quasi 6 milioni nel mondo, più di 100000 solo in Italia. Secondo l'Istituto Nazionale di Tumori la spesa sanitaria italiana per i tabagisti si aggira sui 1,2 miliardi di euro, mentre per l'alcool si sfiorano i 17 miliardi nella sola Europa. I decessi causati da incidenti stradali correlati all'alcool sono 17000 nella sola comunità europea. Mi chiedo dove sono le differenze che fanno alcune sostanze legali ed altre illegali, dove sarebbero quegli aspetti determinanti ai fini di una legislazione che punisce chi fuma uno spinello, ma tollera chi si beve una boccia di Gin il sabato sera. Forse gli interessi economici oramai radicati delle varie Lobby del tabacco e degli alcolici sono più forti di qualsiasi forma di equilibrio sociale. Non credo che la proibizione, la minaccia e la detenzione siano forme adeguate per sconfiggere questa invasione di sostanze stupefacenti. Proibire la cioccolata ad un bambino obeso, senza spiegargli i motivi del gesto, senza renderlo responsabile circa la sua salute, non gli impediranno di mangiarla a qualche festa o con qualche amico. Una società evoluta ha le capacità di educare più cittadini possibili, in primis i genitori, sui rischi reali delle droghe (che siano cocaina, alcool o tabacco), e sulle cause che spingono migliaia di persone alla ricerca di una felicità artificiale divenendone schiavi. Legalizzando alcune sostanze e non banalizzando la pericolosità di alcool e sigarette è l'unica soluzione ed una valida alternativa per privare la criminalità organizzata di ingenti proventi. Permettendo alle forze dell'ordine di concentrarsi maggiormente, non sul ragazzino che si fa due canne ogni tanto, ma su gruppi criminali che crescono nei limiti di uno stato proibizionista e impreparato. Maremma Cinghialaaaaa

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