Saturday, November 9, 2013

Da Fukushima al massacro delle balene. Il deserto liquido


 La montagna di notizie inutili è sempre più alta, rischia di venire giù e sommergere una massa di ignoranti e presuntuosi umanoidi distratti ad arte ed incatenati da luoghi comuni e stereotipi. Una razza evoluta dovrebbe affrontare temi che riguardano la sua sopravvivenza sempre più a rischio, dovrebbe trattare temi inerenti a pericolose crescite demografiche, ad un progresso che viaggia di pari passo con l'inquinamento, alle generazioni future, a cancellare le armi dalla lista spese dei governi mondiali, a trovare modi per cooperare con altri paesi senza vecchi e polverosi spiriti colonialisti sotto la giacca.
Eppure i Media preferiscono discorrere di politici sempre più noiosi, di politiche sempre più opportunistiche, di uomini e donne che non valgono nulla ma continuano a decidere delle sorti del Pianeta. Prime pagine di giornali dedicate ad incensare i padroni, gli imperi che lanciano mode e stili di vita pericolosi e senza futuro, dibattiti sulle potenzialità del nucleare, sulla frase razzista dell'ignorante di turno, sugli ultimi modelli di auto per sfrecciare via dalla realtà, su "guerre giuste", su uomini "giusti" che fanno "guerre giuste", sull'ennesima celebrità senza mutande o con la nuova villa da 20 stanze, sulle ultime scoperte culinarie di cibi sempre più assurdi ed insostenibili.
Sempre più un Titanic la nostra terra, dove i Media son gli orchestrali che continuano a suonare nonostante il barcone stia colando a picco e gli scricchiolii e le pendenze non sono normali da un pezzo e la maggioranza dei passeggeri se la gode ballando e fidandosi di quelle musiche di festa.
Le emissioni di Co2 hanno toccato nuovi record nel 2012, secondo "l'Organizzazione Meterologica Mondiale. Dall'inizio dell'era industriale, nel 1750, ad oggi la concentrazione media di CO2 nell'atmosfera, derivante principalmente alle emissioni legate ai combustibili fossili, è aumentata del 41%, quella del metano del 160% e quella del protossido di azoto del 20%.Questa notizie dovrebbe occupare i titoloni dei giornali, le notizie nelle TV, la gente dovrebbe parlarne, preoccuparsi ed agire di conseguenza.
Secondo il WWF l'80% dell'inquinamento dei mari deriva da produzione antropiche sulla terraferma, da buste di plastica ai fertilizzanti chimici, da scarichi industriali a fiumi pattumiere. Perdite di petrolio, tonnellate di plastiche, scarpe, bottiglie, pupazzi. L'80% dei liquami cittadini sversati nel Mediterraneo non sono trattati ma vanno dritti nelle acque così come sono, ingeriti da pesci, assorbiti da piante e dai nostri stomaci per chiudere questo cerchio di stupidità. Ci vogliamo così bene? Un suicidio di massa che interessa ancora un ristretto numero di persone, stili di vita duri a morire perchè rappresentano il "progresso" non importa se il futuro è una chimera. 
Eserciti di uomini e donne si nutrono nella mangiatoia mediatica, hanno smesso da un pezzo di procacciarsi il cibo da soli, mangiano quando capita quello che passa il convento. La notizia che non si legge non esiste, un teatrino di ombre cinesi, il credo quasi religioso che una notiza posso saziare e disegnare la realtà, la convinzione di vivere il reale, l'arroganza di sentirsi sazi con l'illusione ingerita ogni giorno, senza porsi domande ed interrogativi sui mille "perchè" sospesi nell'aria ma spesso invisibili agli occhi dei più. La giostra gira sempre più forte, scendere diventa sempre più difficile e pericoloso, il sistema scorre nelle vene e rende sempre più automi milioni di persone.
Non si parla più del disastro di Fukushima, qualche articolo ogni tanto, ma la percezione dei più è che tutto sia rientrano nella normalità. Fukushima continua ad avvelenare mari e persone, continua e continuerà per decenni con la copertura di Governi e degli scodinzolanti Media che relegano le notize nella giungla della disinformazione.
Numerose organizzazione, decine di articoli ogni giorno compaiono nella rete per sottolineare come i livelli di alcuni isotopi radioattivi siano insolitamente alti nei mari, sopratutto nell'oceano pacifico. La compagnia giapponese TEPCO che gestice la centrale, lo scorso agosto ha ammesso che miliardi di sostanze altamente radioattive sono state rilasciate nel mare, e che in una sola settimana, lo scorso agosto, i parametri di Cesio 134 sono stati superati 90 volte, mentre quelli di Cesio 137 86 volte. Stesse sostanze ritrovate nel pescato di quelle zone e venduto nei mercati del Nord America. Comportamenti anomali di numerose specie marine, come le balene, che hanno smesso di comunicare tra loro e intere branchi di pesci morti da un giorno ad un altro. Un marinaio australiano che ha navigato dal Giappone alla California per oltre 3000 miglie marine ha notato la totale assenza di fauna acquatica, niente delfini, squali, tartarughe o uccelli, un deserto. "Nel 2003 pescavo quasi ogni giorno nella stessa tratta, ma nell'ultimo viaggio il nulla più totale." Cosi le parole del marinaio in solitaria, Ivan MacFadyen, in un articolo sul "The Guardian". Pesca insostenibile, frequenti chiazze di plastiche galleggianti, sostanze tossiche hanno ridotto questa immesa distesa di acqua in un cimitero liquido.
Alti livelli di Cesio 137 sono stati riscontrati a largo delle coste tra Hawaii e California. Il " Vancouver Sun" ha tracciato le specie ittiche positive al Cesio 137: 
100% nella rana pescatrice, carpe, alghe e squali; 94% nel merluzzo e acciughe; 93% nei tonni ed anguille; 92% nelle sardine; 91% nell' halibut; 73% nello sgombro.
Fukushima continua a perdere, almeno fino al 2015, ma i Governi parlano di tasse, di criminalità, di PIL, di terrorismo integralista. Ma con un cervello che ragiona non sono forse loro, questi personaggi pagati profumatamente i veri terroristi, dei criminali in guanti bianchi che sanno usare sapientemente i Media per anestetizzare i popoli?!?
Nelle isole Faroe, a largo della Danimarca, ogni anno d'estate si massacrano delfini e balene perchè è tradizione, nel solo periodo 2001-2006 circa 4215 balene, senza contare altre specie "accidentalmente finite negli arpioni di questi assassini".
Il giappone in 70 anni ha massacrato qualcosa come un milione di balene.
Nei mari del nord queste specie non sono in pericolo di estinzione quindi è giustificabile questa carneficina legalizzata. L'infamia della azione in se stessa, arpionare brutalmente altre specie viventi per sport, per il divertimento personale è suffragata dai numeri, è una tradizione e la coscienza è ammutolita.
Ci vuole un boicottaggio mondiale di questo tipo di prodotti, leggere la provenienza degli alimenti, non solo l'offerta speciale che tornerà, come un boomerang, nelle nostre vite presenti e future con interessi salati. Non ci sono scuse, internet svela i trucchi e risveglia le coscienze, ma poi ognuno di noi deve agire di conseguenza: informarsi indipendentemente, domandarsi mille "perchè", diffondere queste notizie invece di parlare di politica e slogan per lobotomizzare i cervelli. Non siamo entità separate da questo ecosistema, non possiamo comprare un nuovo oceano o nuove fette di aria pulita e salubre, possiamo svegliarci e fare ognuno la propria parte. Essere responsabili delle nostre azioni, combattere chi ci vuole imporre come mangiare, che cose leggere, che cosa vestire, come vivere, come lavorare, l'ignoranza non è più accettabile, non ci sono scuse e forse neanche troppo tempo per cambiare i nostri stili di vita immorali e pericolosi. Non basta andare a mettere una croce su un pezzo di carta per sentirsi bene con se stessi.....maremmacinghialaaaaaaaaaaaa

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