Monday, August 31, 2009

Influenza Suina per pazienti Polli


Gli ingredienti ci sono tutti per la perfetta riuscita di una ricetta che causerà innumerevoli indigestioni. Ciascun componente accuratamente dosato, il quantitativo giusto al momento opportuno nel capiente pentolone della comunicazione globale. Troviamo una organizzazione mondiale che amplifica delle morti che rientrano nella casistica normale di un virus, giornalisti e giornali che spargono surrettiziamente un altro tipo di virus, quello del panico, celando verità che sgonfierebbero in un amen questa ignobile farsa, ma per vendere qualche copia in più tutto è lecito. E l'ultimo elemento, non certo per importanza, dentro il nostro pentolone, anzi, è l'ingrediente finale che tende ad amalgamare i precedenti: la multinazionale che già si frega le mani scorgendo all'orizzonte lo tzunami di soldoni che sta arrivando, una bella ondata. Eppure basterebbe una informazione minima per smorzare immediatamente questi toni da "peste bubbonica" o meglio da "pandemia" che accompagna la protagonista di questo articolo: l'influenza suina. Come per tante altre notizie si gioca sull'impressionabilità della gente e sulla sua ignoranza, per rendere un banale virus un mostro pronto a divorare chiunque non si premunirà con l'unico antidoto possibile: il vaccino. Un primo dato basterebbe a spazzare vie tutte queste chiacchere e queste paure ingiustificate: l'influenza stagionale, quella che, bene o male, tutti ci siamo beccati una volta nella vita, ogni anno nel mondo contagia in modo grave 3 -5 milioni di persone, uccidendo fino a 500000 persone ogni anno!! Solo negli Stati Uniti di influenza normale muoiono 36000 persone. In Italia tra il 1990 ed il 1994 ci sono stati 3304 morti di influenza stagionale, il 91% sopra i 65 anni, quindi circa 297 casi erano al di sotto di questa soglia d'età. Anche secondo uno degli enti che collaborano con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la PAHO (Pan American Healt Organization) viene dichiarato che: nelle epidemie di influenza stagionale, più del 15% della popolazione può esserne contagiato, arrivando ad un massimo di 500000 morti ogni anno! La famigerata influenza suina fino ad oggi ha contagiato circa 255000 persone nel mondo, con 2500/2800 morti conseguenti, la maggioranza dei decessi riguardava persone a rischio, già con altre patologie. Eppure anche i giornali rincarano la dose di paura, ecco qualche titolo: "Corriere della Sera", Influenza A, il virus si fa più aggressivo, attaccherà direttamente i polmoni, anche di persone perfettamente sane; "ApCom", il virus H1N1 è diventato dominante; "AGI", OMS- il virus viaggia a velocità incredibile; "La Repubblica", OMS- La pandemia è imminente, l'influenza A è una grave minaccia per il paese (USA), il 50% della popolazione sarà colpita, quasi 90000 morti, dice un panel di esperti riuniti alla casa Bianca; "La Stampa", il virus è già arrivato in Asia, 300 ricoveri". Perchè non si fa la stessa campagna di allarmismo per l'influenza stagionale, che ogni anno arriva ad uccidere quasi mezzo milione di persone nel mondo, ed invece per questa si parla di chiudere le scuole, respingere persone sospette agli imbarchi negli aereoporti, vaccinare mezzo mondo? Sarà un caso che chi grida "Al lupo, Al lupo" sia l'OMS, l'organizzazione più importante a livello globale, incaricata della salute di buona parte della popolazione mondiale, e che questa è sostenuta per l'80% da donazioni di privati, molte delle quali provengono dai colossi famaceutici, che stanno producendo il vaccino contro questa epidemia di facciata? Sarà la Big Pharma, una etichetta che racchiude i più importanti colossi dell'industria farmaceutica, GlaxoSmithKline, Sanofi Aventis, Novartis, Astra Zeneca, a distribuire il vaccino e a spartirsi entrate dell'ordine dei 10 miliardi di dollari, decine di milioni di dosi già prenotate dai singoli paesi, dosi che andranno vendute fino all'ultimo titolo, terroristico, da prima pagina di qualche giornale.
Vaccino Truccato
L'ondata di vaccini prevista entro l'autunno ha due limiti importanti: non si conosce la reale efficacia di questi "antidoti miracolosi" e molti studi di settore stanno segnalando il rischio di un prodotto preparato in fretta e furia, non sufficientemente testato. Secondo una rivista medica statunitense gli effetti reali di una vaccinazione a soggetti al di sotto dei due anni, sarebbero nulli, una sorta di effetto placebo. Il suo promotore, Tom Jefferson, medico epidemiologo della Cochrane Collaboration sottolinea che:"I 206 studi finora condotti sono stati raccolti in 7 revisioni sistematiche che sintetizzano le prove disponibili per quantità e qualità metodologica. Le prove scientifiche così sintetizzate dimostrano che i cardini delle politiche proposte quasi “a tappeto” dai Cdc (Centri per il controllo malattie ndr) e dai loro ammiratori europei sono tutt’altro che sicuri. I vaccini nei bambini al di sotto dei 2 anni sono come il placebo, non vi sono prove che i vaccini prevengano le morti nei bambini e negli adulti, l’assenteismo degli adulti è ridotto di circa due ore, non vi è correlazione fra incidenza dell’influenza e copertura vaccinale negli anziani istituzionalizzati e così via." Ma c'è di più, anche per Arthur Schafer, scienziato canadese, si stanno effettuando test soltanto sugli effetti collaterali a breve termine dei vaccini, non quelli a lungo termine, mancando il tempo materiale da qui a settembre, quando milioni di persone inizieranno ad essere inoculate. Questa frenesia, questa corsa senza fiato verso una soluzione universale, sembra favorire esclusivamente i colossi farmaceutici, mettendo in secondo piano il fattore più importante: la salute delle persone.
La suina già nel 1976
Le tv ed i giornali di mezzo mondo alimentano senza sosta questo delirio collettivo, pochi ricordano che già nel 1976, negli USA, si era verificato un fatto analogo. La stampa aveva enfatizzato, come nuova pandemia, la comparsa di un nuovo virus influenzale, che nel corso delle settimane fu associato al virus dell'influenza suina. Nonostante numerosi pareri contrari, fu decisa una vaccinazione di massa. Pochi giorni dopo iniziarono i primi decessi, inzialmente non attribuiti al vaccino, anche per l'ostracismo dei principali enti sanitari. Numerosi furoni i casi sospetti di persone morte dopo aver assunto "la cura miracolosa" contro questo virus, fino a che il 16 dicembre 1976, 11 mesi e 45 milioni di vaccinazioni dopo la prima identificazione del virus dell’influenza suina, i CDC chiesero ufficialmente l’interruzione del programma di vaccinazione. I principali quotidiani continuano a bersagliare l'opinione pubblica su questo fantomatico vaccino, ma basta un pò di buon senso e di sale in zucca per evincere come questo rimedio ancora non sia pronto, nonostante le assicurazioni dei principali istituti di sanità mondiale in palese combutta (per far cassa si fa di tutto) con le Big Pharma.
Bambini come Cavie
Non sarebbe la prima volta che i pazienti sono utilizzati come come cavie: il 7 aprile 2009 la Pfizer, il gigante farmaceutico statunitense, ha deciso di risarcire con 75 milioni di euro le autorità nigeriane, per aver inoculato un farmaco a circa 200 bambini del posto, contro la meningite, senza le dovute verifiche essenziali, molti di questi bambini sono morti o sono rimasti seriamente menomati. La casa farmaceutica ha successivamente ritirato il farmaco, il Trovan, dal mercato. Questo è il prezzo della rincorsa al guadagno facile sulla pelle di chi crede ancora nella buona volontà di aziende troppo orientate ai profitti dei suoi azionisti, in quel mattatioio camuffato col nome di Wall Street.
Ovviamente anche l'Italia non è esentata da questo manicomio galoppante, si parla di chiudere le scuole, di vaccinare donne e bambini, e forse sarà l'ennesima coincidenza se la presidentessa di FarmaIndustria, l'associazione che raccoglie la principali organizzazioni farmaceutiche italiane e che sarà preposta a vendere i vaccini al Ministero della Sanità, sia Enrica Giorgetti, moglie del Ministro Sacconi, responsabile del suddetto ministero. Un conflitto di interessi messo in campo da qualche comunista? In realtà un articolo su questa relazione coniugale/affaristica è stato scritto dal non propriamente sinistroide Vittorio Feltri, in un suo editoriale. I comuni mezzi di informazione continuano nella loro opera di disinformazione e confusione quotidiana, internet ancora una volta offre uno spettro di indagine molto più ampio (come questo articolo in inglese sulle contraddizione di una campagna antivirale RISCHIOSA e contradditoria), dove il lettore può farsi una idea chiara su quello che sta succedendo, in piena libertà intellettuale. Siamo al solito bivio tra chi vende la paura di morire e chi vuole sempre sentire più di una campana, per non divenire anche nel settore sanitario un semplice "consumatore passivo" di medicinali. Leggere, approfondire e capire senza farsi travolgere da chi lucra con il panico è il miglior vaccino che ci proteggerà in questo imminente e lungo inverno di frottole.....maremma cinghialaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Condividi

No comments:

Post a Comment

Post a Comment