Qui a Firenze è una giornata uggiosa, il sole si nasconde dietro a grosse nubi scure, cariche di pioggia. Forse anche il tempo ci vuole ricordare, in questa domenica di elezioni, quanto sia labile il confine tra un bel cielo azzurro ed un improvviso temporale, tra un paese libero e pieno di speranze ed uno in catene e quasi moribondo. Per chi si informa, stiamo assistendo a uno dei tanti attacchi a Silvio Berlusconi. Una delle frasi più belle l’ha detto, in questi giorni, il leader (???) del PD, Dario Franceschini, secondo il politico il suo partito rischia di essere danneggiato da questa campagna elettorale all’insegna del gossip contro Berlusconi! Ma come si fa ad esternare certe dichiarazioni?!? Ancora una volta, come con Veltroni, i Democratici dimostrano di essere in balia dei loro stessi limiti: la mancanza totale di attributi.
Riportiamo alcuni passaggi significativi di due articoli apparsi sul “Times” e sul “El Pais” contro questa bolgia nauseabonda che sta portando il nostro paese allo sfascio ed alla ridicolizzazione mondiale. L’articolo del “Times” è apparso il primo giugno ed ha espresso toni molto duri, delineando una figura abominevole e corrotta del Premier italiano: “ L’aspetto più ripugnante del comportamento di Berlusconi non è che sia un buffone sciovinista. Nemmeno che salterelli con donne più giovani di lui di 50 anni, abusando della sua posizione per offrirgli lavori come modelle, assistenti personali o, incredibilmente, come candidate al Parlamento Europeo. Quello più choccante è il suo totale disprezzo che sta sgretolando la cosa pubblica italiana…Lui minaccia quei giornali e televisioni che controlla, invocando la legge sulla Privacy, emette affermazioni evase e contraddittore e melodrammaticamente annuncia di dimettersi se sarà trovato a mentire”.
Ancora più determinato e severo l’articolo comparso ieri 6 giugno sul “El Pais”, intitolato “La cosa Berlusconi”, dove il premio nobel per la letteratura Jose Saramago dice:” Non vedo quale altro nome potrei dargli, una cosa pericolosamente simile ad un essere umano, una cosa che fa feste, organizza orge e comanda un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di diventare la causa della morte morale di questo paese, il paese di Verdi, un vomito che non si riesce ad espellere dalla coscienza degli italiani, prima che il veleno non corroda le vene e distrugga il cuore di una delle più grandi e ricche culture europee. I valori basilari della convivenza umana sono quotidianamente calpestati dalle zampe viscide della “cosa Berlusconi” che, tra le sue innumerevoli abilità, possiede quella di alterare le parole, contraffacendo le intenzioni ed il senso, come lo stesso nome del suo partito….delle “Libertà”. Chiamai “delinquente” questa cosa e non me ne pento. Nel mio portoghese “Delinquenza” significa Atto di commettere delitto, disobbedire alle leggi ed ai modelli morali. La definizione calza sulla “cosa Berlusconi” senza una ruga, senza tensioni, fino al punto da sembrare una seconda pelle. Da anni Berlusconi commette delitti di provata gravità. Il colmo è che lui non disobbedisce alle leggi ma, in maniera peggiore, se le costruisce, per salvaguardare i suoi interessi nel pubblico e nel privato, di politico, imprenditore e accompagnatore di minori. Questo è il primo ministro italiano, questa è la “cosa” che il popolo italiano ha eletto due volte per che serva da modello, questo è il cammino della rovina, che per inerzia porta via i valori di libertà e dignità così presenti nella musica di Verdi e nell’azione politica di Garibaldi, durante la lotta per l’Unità, che fecero dell’Italia una guida spirituale per gli europei e l’Europa. Questo Berlusconi vuole gettare nella spazzatura della storia? Gli italiani glielo permetteranno?”.
Le dittature si creano in silenzio, forgiando i mezzi di comunicazione per il proprio tornaconto, creando nemici immaginari e lavorando sull’ignoranza di una popolazione distratta dall’inutile e dal superfluo. Ci culliamo in una immagine/stereotipo di una Italia che si arrangia, che rimanda sempre un po’ più in là i problemi, derubricando gli eventi, nell’indulgente e rassicurante conferma che il sistema è solido e reggerà anche questa volta. Siamo i passeggeri di un Titanic che ha più di una falla, i Politici sono i musicanti che continuano a suonare note rassicuranti con sorrisi stampati su labbra taglienti come lame. Scapperanno tutti, lasciandoci nelle nostre convinzioni di “gloriosa italianità”, una sorta di pesantissimo fardello che rischia di inghiottirci tra i flutti delle nostre inettitudini…..maremma cinghialaaaaaaaaaaaa
Ancora più determinato e severo l’articolo comparso ieri 6 giugno sul “El Pais”, intitolato “La cosa Berlusconi”, dove il premio nobel per la letteratura Jose Saramago dice:” Non vedo quale altro nome potrei dargli, una cosa pericolosamente simile ad un essere umano, una cosa che fa feste, organizza orge e comanda un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di diventare la causa della morte morale di questo paese, il paese di Verdi, un vomito che non si riesce ad espellere dalla coscienza degli italiani, prima che il veleno non corroda le vene e distrugga il cuore di una delle più grandi e ricche culture europee. I valori basilari della convivenza umana sono quotidianamente calpestati dalle zampe viscide della “cosa Berlusconi” che, tra le sue innumerevoli abilità, possiede quella di alterare le parole, contraffacendo le intenzioni ed il senso, come lo stesso nome del suo partito….delle “Libertà”. Chiamai “delinquente” questa cosa e non me ne pento. Nel mio portoghese “Delinquenza” significa Atto di commettere delitto, disobbedire alle leggi ed ai modelli morali. La definizione calza sulla “cosa Berlusconi” senza una ruga, senza tensioni, fino al punto da sembrare una seconda pelle. Da anni Berlusconi commette delitti di provata gravità. Il colmo è che lui non disobbedisce alle leggi ma, in maniera peggiore, se le costruisce, per salvaguardare i suoi interessi nel pubblico e nel privato, di politico, imprenditore e accompagnatore di minori. Questo è il primo ministro italiano, questa è la “cosa” che il popolo italiano ha eletto due volte per che serva da modello, questo è il cammino della rovina, che per inerzia porta via i valori di libertà e dignità così presenti nella musica di Verdi e nell’azione politica di Garibaldi, durante la lotta per l’Unità, che fecero dell’Italia una guida spirituale per gli europei e l’Europa. Questo Berlusconi vuole gettare nella spazzatura della storia? Gli italiani glielo permetteranno?”.
Le dittature si creano in silenzio, forgiando i mezzi di comunicazione per il proprio tornaconto, creando nemici immaginari e lavorando sull’ignoranza di una popolazione distratta dall’inutile e dal superfluo. Ci culliamo in una immagine/stereotipo di una Italia che si arrangia, che rimanda sempre un po’ più in là i problemi, derubricando gli eventi, nell’indulgente e rassicurante conferma che il sistema è solido e reggerà anche questa volta. Siamo i passeggeri di un Titanic che ha più di una falla, i Politici sono i musicanti che continuano a suonare note rassicuranti con sorrisi stampati su labbra taglienti come lame. Scapperanno tutti, lasciandoci nelle nostre convinzioni di “gloriosa italianità”, una sorta di pesantissimo fardello che rischia di inghiottirci tra i flutti delle nostre inettitudini…..maremma cinghialaaaaaaaaaaaa
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