Tuesday, June 2, 2009
Firenze nel Futuro
Dopo i due mandati del sindaco uscente, Leonardo Domenici, Firenze si appresta, il 6-7 giugno prossimi, a scegliere il futuro primo cittadino che dovrà guidare la città fuori da un immobilismo urbanistico, ambientale, occupazionale, sociale, dove solo il degrado ed i paradossi sembrano progredire, conducendo Firenze verso il solito qualunquismo da quattro soldi. Il fallimento del piano strutturale, non considerato da Domenici, come un suo personale fallimento, la dice lunga su come numerosi personaggi della scena politica fiorentina interpretano la parola "responsabilità". Evidentemente il sindaco uscente era troppo impegnato a seguire dalla tribuna le gesta calcistiche della Fiorentina, oppure a fare viaggi da povero martire nella città eterna, incatenandosi all'ombra del Colosseo, evitando sistematicamente il confronto aperto con cittadini, delusi dal suo operato. Vero è che le accusa di negligenza per i 347 casi di decessi, dovuti a malattie cardiovascolai e tumori da inquinamento, imputate a lui, al presidente della Regione Martini, all'ex assessore per l'ambiente Artusa, il 29 aprile scorso, lo devono avere tenuto parecchio impegnato. Ma andiamo per ordine, cerchiamo di capire quali sono gli aspetti negativi che hanno ridotto Firenze come il suo manto stradale: una costellazione di buche e pericolosi avvallamenti degni di una città post bombardamento.
Urbanistica
In questi anni la città è stata vittima di una serie di progetti edilizi spesso fallimentari che hanno aumentato i costi e reso palesi le inettitudine e le incompetenze di un gruppo politico che risulta responsabile di quegli errori. Nel 2002 il parziale blocco della costruzione del parcheggio della Fortezza: in fase di progettazione non si era verificato a dovere l'impatto sulla falda acquifera. I piani interrati sono passati da tre a due, spariva il centro commerciale previsto, ma i problemi non finivano qui, visto che la parte esterna del parcheggio, era troppo "esterna", danneggiando esteticamente un gioiello architettonico come quello della Fortezza da Basso. Anche adesso il giardino ci appare come un pezzo di verde capitato, in quella trafficatissima area, quasi per sbaglio, eppure nel 2004 si diceva questo: " Un prato di un ettaro con alberi, una vasca d’acqua e camminamenti pedonali, un parcheggio sotterraneo di 580 posti e la possibilità per i cittadini di ammirare la parte fino ad ora interrata delle mura della Fortezza del San Gallo. Ecco come apparirà tra qualche mese piazzale Caduti nei Lager, dove oggi sono in corso i lavori per la realizzazione del parcheggio interrato nell’ambito delle opere del Project Financing “Firenze Mobilità”. Questa mattina gli assessori alla Finanza di Progetto Tea Albini e all’Urbanistica Gianni Biagi hanno effettuato un sopralluogo al cantiere, ormai entrato nella fase finale (la conclusione è prevista per la primavera) per fare il punto della situazione in vista della sistemazione definitiva dell'area, dove in superficie nascerà un giardino “all'inglese” sullo stile di quello sull'altro lato della fortezza, dove c'è la vasca con la fontana". Promesse scomparse nei flutti di quella ipotetica vasca. Per trovare altre magagne basta spostarsi dalla parte opposta della Fortezza, in viale Strozzi, dove tra il 2003/2004 è stato creato il sottopasso, qui un rapporto delle fiamma Gialle incaricate dalla Corte dei Conti, condannava l'amministrazione fiorentina per uno spreco economico notevole, circa 10 milioni di euro, il motivo? errori di progettazione. Costi lievitati, errate valutazioni, calcoli approssimativi, il tutto grazie al pressapochismo di presunti professionisti. Anche Domenici era condannato per il taglio di 4 alberi. La condanna è stata poi sospesa dalla Cassazione per prescrizione di reato, questo grazie ai processi lumaca in Italia. Altro affare poco chiaro è quello esploso pochi mesi fa nell'area di Castello, con la relativa trasfigurazione del nostro sindaco in versione "madre coraggio" incatenato a Roma, tutto riportato dal blog in un articolo dal titolo "Sindaco in catene". Gli ottimi risultati di una amministrazione capace ed attenta per Firenze, si sono visti anche nel Novembre passato con il Multiplex di Novoli: 3 indagati per violazione della legge edilizia, e il complesso, destinato a mega cinema e centro commerciale, sequestrato. Troviamo, poi, le solite finalità realizzative di questi nuovi complessi che se non sono alberghi 5 stelle, divengono centri commerciali, luoghi comunque dove vince il Dio denaro, dove mai nessuna opera a tutela dei più deboli, o che valorizzi qualsivoglia attività artistica o culturale, è ammessa. Ma da una ulteriore analisi della capogruppo del partito "Unaltracittà/Unaltromondo", Ornella de Zordo (l'unica ad essersi opposta a diversi progetti speculativi con una opposizione dura e intransigente) si era scoperto che per ottenere le autorizzazioni urbanistiche la società immobiliare non aveva presentato un progetto dettagliato così come prevede la normativa regionale ma solo uno schizzo fatto a mano privo di qualsiasi dettaglio tecnico. Il tutto correlato dalle rassicurazioni dei vari progettisti, sostenute anche dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi (anche lui già indagato per il fattaccio Castello). Il sentore è quello di un gruppo di persone a Palazzo Vecchio che esegue istruzioni impostegli da vari potentati, non hanno potere decisionale diretto, ma solo il potere di rassicurare in tutti i modi i cittadini ignari e spesso troppo fiduciosi. Altro caso eclatante è quello dell'area Belfiore, dove sarebbe dovuto sorgere un albergo di lusso (ma che novità!) per opera dell'architetto Jean Nouvel, autore di importanti opere tra le quali l'Istituto del Mondo Arabo a Parigi, o la torre Agbar a Barcellona, incaricato alla realizzazione di 3 delle 5 torri per il World Trade Center a New York. Nouvel ha ritirato la sua collaborazione per l'area Belfiore, nel 2006. Troppo modifiche erano state apportate al suo progetto iniziale. Bisogna sempre guardarsi dai grandi proclami o chi si improvvisa ecologista dell'ultima ora. Anche il Parco di San Donato, così acclamato come nuovo polmone verde, è ancora lontano dalla sua completa realizzazione, prima si cementifica tutto, poi si pensa al contentino ecologico. il problema è nei tempi concreti, quando, cioè, queste aree verdi diveranno fruibili nella loro completezza e potranno davvero apportare quei benefici per l'aria che respiriamo e per la nostra salute. Parimenti anche la zona di Scienze Sociali, dal lato di viale guidoni, ha avuto non pochi problemi, sia per la mancanza di una mensa, che non era stata nemmeno concepita dagli abili progettisti, sia per una carenza di posteggi motorini e nessun tipo di agevolazione ATAF per gli studenti, sia per il famoso blocco edilizio dovuto a negligenze inaccettabili a vari livelli politici. Giacomo Costa, artista fiorentino, i suoi lavori sono stati esposti al Centre Pompidou di Parigi ed a Contemporary Arte Center di New Orleans, sottolinea che:"Lavorare a Firenze è dura, poichè è una città completamente fuori dal sistema dell'arte, non ha un museo d'arte contemporanea, non ha una vera e propria fiera e ci sono poche gallerie". Si costruisce per un turismo di massa, preferendo privatizzare palazzi rinascimentali (come per il Four Season in Borgo Pinti) a discapito di una cittadinanza che non ne trarrà nessun giovamento. Si cerca di monetizzare l'arte, di vendere l'anima di una città che non grida allo scandalo se chiude una storica bottega per far posto a qualche stilista di iper lusso dove un vestito costa quanto due stipendi normali.
Traffico ed Inquinamento
Altra nota dolente per una città soffocata dalle auto, dove, secondo Legambiente, nel 2008 sono stati ben 101 i giorni di superamento dei limiti da smog, a Marzo 2009 eravamo già a 35 giorni con valori di PM10 superiori ai limiti. Questa situazione rispecchia il ritardo del settore mobilità a livello nazionale: il nostro paese è secondo solo al Lussemburgo come rapporto auto/abitanti, e se una città come New York registra 20 auto per 100 abitanti, Berlino e Madrid circa 30, Parigi 45, Firenze è a 55, Milano tocca le 63 auto, Roma ben 76!! Cosa è stato fatto di concreto, di controcorrente, di innovativo, di pioneristico in questi anni di amministrazione Domenici? Gli autobus che passano dal Duomo sono 2300 al giorno, con relative vibrazioni, buche che sembrano crateri, continui attacchi di smog per i nostri monumenti. Secondo L'ARPAT, la qualità dell'aria per il 2008, nell'area fiorentina è stata in gran parte scadente, i mezzi abusivi che entrano in centro ogni giorno, facendo una bella pernacchia alla ZTL, sono a centinaia. Il 17 febbraio un controllo di un'ora e mezzo da parte di Legambiente su via Cerretani ha contato 130 motorini abusivi, 47 auto e 22 furgoni, peggio in via ponte alle Mosse: le auto abusive erano 361, i motorini 301 e i furgoni 84, con 56 veicoli in sosta all'interno della corsia preferenziale. Cosa stanno aspettando? Di trovare qualcuno a posteggiare nel soggiorno di casa o nel salone dei 500? Se c'è una reale volontà di cambiamento, questo avverrà in tempi brevi: il sindaco di Bogotà, Enrique Penalosa, città con 7 milioni di abitanti, ha migliorato sensibilmente il problema del traffico, in 3 anni ha impedito il posteggio delle auto sui marciapiedi, recuperato 1200 parchi, introdotto un ottimo sistema di trasporto urbano rapido basato su autobus, costruito centinaia di km di piste ciclabili e strade pedonali, ridotto il traffico nelle ore di punta del 40%, piantato 100000 alberi coinvolgendo direttamente i cittadini nel miglioramento dei propri quartieri. Ma per fare determinate scelte ci vuole coraggio, una reale inversione di rotta. I parchi e lo spazio pubblico sono importanti per una società democratica perchè sono gli unici posti dove le persone si incontrano in modo equalitario, i parchi sono essenziali per la salute fisica ed emotiva quanto la fornitura di acqua, questo il pensiero di Penalosa. In altre città si è introdotto il LEZ- Low Emission Zone, divieti di transito per auto private o mezzi altamente inquinanti per 365 giorni l'anno, 24 h al giorno. Milano e Londra hanno imposto una tassa per entrare in centro. Stoccolma ha introdotto pedaggi per l'accesso in città che hanno ridotto il traffico del 22% e le sostanze inquinanti del 14%, poi con questi dati ha chiesto, con un referendum, alla popolazione se continuare con questa tassa, i consensi sono stati del 53%. Questa è un rapporto di democrazia bilaterale, di continuo scambio ed aggiornamento di idee con la cittadinanza, che, chiamata in causa frequentemente, sentirà davvero proprie le tematiche ed i problemi quotidiani. Il rapporto 2009 di Legambiente sugli ecosistemi urbani, colloca Firenze al 15° posto, vengono valutati parametri come qualità dell'aria, reciclo, situazione mezzi pubblici, piste ciclabili. Quest'ultimo punto è uno dei tanti talloni d'achille della città: per quanto le piste ciclabili siano aumentate da 67 km a circa 78 km, c'è ancora molto da fare. Mancano segnaletiche a tutela dei ciclisti, campagne di promozione per la bici, agevolazioni anche fiscali, altre piste ciclabili in centro, rastrelliere, manutenzione aduguata. I migliori dati italiani sulle piste ciclabili sono i peggiori d'Europa. I ciclisti fiorentini sono circa il 10% ma spesso sono visti come un intralcio. Si continua a fare strade per le auto, non per le bici, trovando rimedi momentanei per le due ruote ed interventi immediati e costosi per le auto. Il Comune fiorentino continua a possedere un parco auto a benzina, che tentano di farsi largo tra i turisti, mentre in altre città i poliziotti in bici o sui pattini sono già una certezza da anni. Le forze dell'ordine ne gioverebbero in rapidità per muoversi tra i vicoli fiorentini, le spese di manutenzione sarebbero minimizzate e si darebbe un bell'esempio di coerenza agli abitanti. Le città alle persone e non alle auto. negli Stati Uniti chi va a lavorare in bici, lasciando la macchina a casa riceve 20 dollari esentasse sulla busta paga. Sono piccoli segnali che premiano il cittadino virtuoso che lo spingono a sentirsi gratificato dal suo governo, ampliando i consensi e la diffusione di questo importantissimo mezzo di trasporto.
ATAF
Anche il trasporto pubblico arranca nel deserto fiorentino: il 30 aprile c'è stato l'ennesimo sciopero, ogni mese circa 400 vetture sono da riparare, si protesta per il taglio degli stipendi, del personale, di un parco bus fatiscente. Il biglietto costa 1 euro e 20 centesimi, ma per cosa? Sono mezzi scomodi, spesso sporchi, dove l'aria condizionata è un miraggio, dove pochi pagano la corsa. Per quest'ultimo problema basterebbe fare entrare i passeggeri solo dalla porta anteriore, tutti in fila civilmente timbrerebbero il biglietto, come esiste in decine di città nel mondo. Noi no! Noi abbiamo l'ingresso alla rinfusa dove qualunque furbetto può farla franca. Gli stipendi dei dirigenti, quelli non conoscono mai crisi: secondo la Corte dei Conti, nel periodo 2001-2008, vi sono stati 8 milioni di euro in buonuscite, il CDA ATAF non ha rispettato la prassi. Filippo Allegra, direttore generale ATAF, nel 2008 ha percepito 250000 euro per quel bel servizio che ci troviamo sul groppone ogni giorno.In una cittadina della Pennsylvania vi è la sede di una università: la "Penn State", questa per incentivare l'uso dei mezzi pubblici e la mancanza di posteggi per gli studenti, ha versato 1 milione di dollari annui ai mezzi pubblici locali, in cambio di trasporti gratuiti illimitati per gli studenti, docenti e personale. L'uso dell'autobus è cresciuto del 240% in un anno, inducendo la compagnia di trasporti ad offrire nuovi mezzi per i nuovi passeggeri. Gli autobus fiorentini vanno tolti dal centro ed utilizzati per spostamenti in strade adatte alla loro mole. Basterebbe incrementare i bussini elettrici, motorini elettrici, biciclette, risciò, meglio evitare il tema tranvia talmente lenta, con continui aumenti di spesa e ritardi da rimanere di traverso anche ad i suoi sostenitori, a Siviglia comunque è stato conclusa e funziona che è una meraviglia, ma Siviglia non è in Italia, un paese sempre a rincorrere le buone idee. Ci vorrebbe un'area pedonale per quartiere, ridurre gli spazi auto, reinvestire più soldi nei trasporti pubblici con posteggi scambiatori gratis se si utilizza un bus.
Ambiente
Per l'Istat i metri quadrati di verde pubblico di cui ogni fiorentino dispone è di 15 metri q. , per Legambiente il doppio, niente a che vedere, comunque, con Tempere o Stoccolma con 100metri q. per abitante. I parchi ed i giardini pubblici e la loro tutela dovrebbe essere una delle priorità di qualsiasi amministrazione mondiale, se si considera che le città sono delle vere e proprie isole di calore e che la chioma di un albero adulto può abbassare la temperatura anche di 5,5 gradi, la soluzioni sembrano a portata di mano. Senza contare che ogni albero assorbe Co2 contribuendo ad una migliore qualità dell'aria. La Fondazione "Antonino Caponnetto" in una sua ricerca sottolinea il degrado delle Cascine, un parco senza anima, privo di sicurezza, di servizi, di storia, uno spreco incalcolabile. Visite guidate, percorsi tematici, collocazione di opere d'arti minori da ricercare e riscoprire in una vegetazione finalmente curata, un fiume vivibile con servizi per i cittadini (pedalò, barchette, canoe), piste ciclabili, aree attrezzate per cani, internet gratis, fiori e piante catalogati per dare a tutti l'opportunità di scoprire le flora fiorentina, zone per il calcetto, le boccie ed altre mille attività. Non sono utopie, ma idee lontane anni luce da una classe politica che non vive Firenze, ma pretende di comandarla. Dobbiamo parlare dello stato pietoso dell'Arno, delle sue sponde lasciate ai party dei talponi, o ricettacolo di sudiciumi? Un fiume che aspetta da anni un suo depuratore, che potrebbe benissimo tornare balneabile con i fondi, che mancano sempre insieme con la voglia di stupire e di rendere Firenze un esempio positivo. Invece assistiamo al taglio indiscriminato di decine di ulivi nella zona di via San Leonardo, "manutenzione" la chiamano, ma dalle foto sembra che abbiamo perso il controllo della motosega. Anche qui la società proprietaria è una della Fondiaria, quella di Ligresti l'onesto, quella delle inchiesta di Castello, coicidenze? O siamo in una città in mano a palazzinari senza scrupoli? Meglio non pensare, poi, alle decine di giardini piccoli e grandi "regalati" alla gestione privati di alberghi, residence e aziende varie, privando, di fatto, i cittadini di luoghi di relax e svago. Infatti un recente studio britannico ha dimostrato come vivere in prossimità di aree verdi faccia realmente bene alla salute ed all'umore. Peccato che la moda del momento è costruire, cementificare, poi ci mettiamo qualche albero qua e la per meritarci la palma di "ecologisti"....ridicolo. Si preferisce edificare il nuovo piuttosto che riconvertire il vecchio, aree dismesse che anche a Firenze sono numerose, ma lasciate al degrado o a qualche progetto edilizio speculativo e che non piace quasi mai ai residenti. Ai cittadini piace lamentarsi, oppure non vengono mai considerate le loro richieste?
Rifiuti
Qui siamo nel settore dove è evidente che gli interessi dei privati annullano qualsiasi precauzione e buonsenso. Da dove cominciare? Sull'incenerito....pardon "Termovalorizzatore" di Colleferro dove si falsavano i dati dei rifiuti e si bruciava di tutto, da quello di Montale in prov. di Pisa, chiuso fino a poco tempo fa per un superamento considerevole dei limiti di Diossina, e dove tuttora gli animali ne sono contaminati. C'è chi dice che ci sono altre fabbriche ed il contributo inquinante del Termovalorizzatore è minimo, ma è comunque un contributo, in un'area già a rischio si mette anche questo "brucia rifiuti", bella idea. A Brescia, dove si trova un bell' inceneritore, i valori di Pm10, ammoniaca, ossido di carbonio ecc superano di 4 volte i valori della vicina Milano. Anche qui si giustifica l'aria avvelenata con la presenza di una vicina acciaieria, ma anche qui il commento è come sopra: aria già malata, l'inceneritore certo non la migliorerà. Uno studio condotto dal Dipartimento per la Salute e l'Ambiente francese ha stabilito che vivere in prossimità di uno di queste Termovorizzatori aumenta il rischio di contrarre tumori. Questi marchingegni non sono per nulla economici, ma sono sovvenzionati dai nostri soldi: quando paghiamo la bolletta dell'Enel, una piccola parte (cip6) va a sostenere le perdite dei Termovalorizzatori, circa 2,4 miliardi l'anno. Questa tassa dovrebbe andare solo alle fonti rinnovabili, ma il governo ci ha aggiunto la parola "ed assimilate" con cui può incentivare energie non rinnovabili ma inquinanti. La solita furbata tricolore che non esiste in nessun altro paese europeo.Se l'inceneritore è conveniente e genera energia perchè dargli altri soldi? Chiedetelo a Renzi, l'Obama col ciuffo, o a Galli il portiere...dell'azienda Berlusconi/Firenze. L'iniziativa "Rifiuti Zero" non è un qualcosa di strampalato e irrealizzabile, ma un passo davvero concreto verso il rispetto della nostra aria ed un gesto civile per evitare gli sprechi e l'accumulo di rifiuti nelle nostre discariche. San Francisco con poco più di 1 milione di abitanti è arrivata a superare la soglia del 70% nel reciclaggio! Questa incredibile quota è quasi raddoppiata in poco più di 10 anni. Si fa la raccolta porta a porta, si crea lavoro, si riutilizza fino al 95% dei materiali che comunemente vanno a bruciare, questa è volontà di cambiamento, altro che facce nuove! E che dire di Capannori,45000 abitanti che è già arrivato al 65% di reciclaggio, che ha creato, solo con il porta a porta 30 nuovi posti di lavoro, risparmiando nel 2007 più di 2 milioni di euro di costi di smaltimento. Nel mondo si protesta contro gli inceneritori, non è solo una peculiarità italiana: in Inghilterra, negli Stati Uniti, si bloccano i camion, ci si arrampica sulle impalcature, si lotta per il diritto della salute. Un corretta amministrazione metterebbe in pratica la strategia di massimizzare la raccolta differenziata, di incentivare il riuso, di evitare gli sprechi, incentivando i cittadini e gli enti virtuosi e tassando chi inquina o non recupera. Dopo questo processo e solo dopo si potrebbe valutare l'eventualità di costruire anche un inceneritore, che si rivelerebbe inutile. Perchè non lo fanno? Perchè sprecano milioni di euro? Perchè non decide il cittadino, non decide nemmeno il politico, decidono i poteri forti, le aziende dell'energia, le imprese costruttrici e i tanti soldi che corrono. Uno studio della Fondazione Veronesi dichiara che non vi è un rischio reale per quanto riguarda il pericolo Inceneritori, in pratica non fanno male, detto da un famoso ricercatore/scienziato come lui fa un certo effetto. Grattando la patina delle belle parole e dei sorrisi con lo sbiancante, si scopre che la Fondazione è finanziata anche dai soldi di Pirelli, Eni (colosso energetico) e tra le altre anche di Veolia, una multinazionale francese che costruisce, che caso, anche inceneritori... Viviamo in una realtà di squali, pronti a colpire da qualsiasi angolazione ed in qualsiasi momento, siamo farciti di notizie incomplete, fuori contesto, sbagliate, un vero e proprio mare dove è molto facile andare a fondo.
Conclusioni
Grazie ad internet la possibilità di essere informati sulle buone pratiche delle città in quanto a traffico, ambiente, risparmio energetico, salute, cittadinanza attiva sono innumerevoli: a Melbourne, a Seattle, a Berlino ed in tante località mondiali si costruiscano palazzi che non consumano un centesimo di energia, autosufficienti al 100%, con manti erbosi sui tetti per ridurre l'impatto del calore, raccolta di acqua piovana usata negli scarichi dei bagni, sensori di luce che la diminuiscono dove non serve, aria condizionata naturale pompata da aria sotterranea o da qualche fonte d'acqua limitrofa. Solo un palazzo così fa risparmiare circa 400 tonnellate di Co2 l'anno!! A Huston, in Texas, si è semplicemente ristrutturato le vecchie case, isolandole termicamente, i consumi si sono dimezzati del 50%!! A Chicago al posto delle solite luci ad intermittenza e delle dispendiose luci dei semafori si sono introdotti i LED, si risparmiano 2,55 milioni di dollari l'anno, con meno 23000 tonnellate di Co2 immesse nell'aria. Questi sono alcuni degli innumerevoli esempi già realtà in altre parti del mondo, pratiche che sono al centro di politiche ambientali tangibili,autentiche, fattibili, al di là dei vari slogan che in questi giorni ci stanno martellando non solo la testa....Dove la priorità è il cittadino ed il suo benessere, dove gli obiettivi vanno al di là della moda del momento ma si declinano nel tempo e negli spazi giusti, dando lavoro stabile, una città vivibile e di nuovo nostra. Un articolo del quotidiano "Repubblica" intitolato "Se il David è solo una griffe" riporta che Lo Stato ha deciso che la cultura non è più un costoso investimento, ma una rendita finanziaria diretta e immediata.È l' epilogo di una rivoluzione politica compiuta, che porta dalla qualità alla quantità, dalla civiltà alla pubblicità». Direttori di musei, soprintendenti, rettori, economisti e scienziati, ne parlano da giorni. I viaggiatori interessati alla cultura calano. I giovani entrano in un museo solo se trascinati da un professore. Banche e imprese private, colpite dalle recessioni, rivedono le donazioni.Nella Ue siamo al diciassettesimo posto per finanziamenti nella cultura, al ventottesimo nell' innovazione, al ventiquattresimo nella formazione, al ventinovesimo nella ricerca.Una popolazione colta, oltre che responsabile, è esigente. Non può essere guidata da un reality. Per questo proprio le centrali della cultura, dall' università ai musei, sono in via di demolizione. Firenze ha una grande occasione di rilancio, di farsi interprete di una serie di importanti cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo: culturali, sociali, ambientali, un vero laboratorio democratico a cui tutti possono partecipare e non pillole di liberismo date a caso e senza un criterio di merito e di giustizia. Maremma cinghiala si schiera con Ornella de Zordo perchè ci ritroviamo nelle sue idee e nei suoi progetti per Firenze, leggete, informatevi e fate la vostra scelta....Firenze vi guarda........
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