Monday, April 20, 2009
L'Europa del tarocco
Le leggi di Bruxelles, quelle che fanno capo all'Europa comunitaria, che dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini, spesso sono un concentrato di tornaconti personali. Quello che è successo qualche settimana fa sulla regolamentazione del mercato delle bevande ha qualcosa dell'incredibile. Un progetto di legge europeo per eliminare la percentuale minima di arance (12%) nella preparazione di aranciate industriali, la proposta è discussa al senato italiano che approva. Il senatore Francesco Casoli (PDL) con un emendamento dell'ultimo minuto abroga la legge 286/61 che impone un quantitativo minimo di prodotto naturale che le bevande devono contenere per essere destinate al consumo. Nessuno se ne accorge, la legge passa e scoppia lo scandalo riportato su diversi giornali, ed il rischio palese di un danno economico per tutti i produttori di arance italiani, specie nel sud Italia. Sarebbero in pericolo circa 120 milioni di kili prodotti annualmente nel meridione su circa 6000 ettari di agrumeti. Il Ministro Zaia ha immediatamente garantito che questo emendamento non passerà alla Camera, e nel nostro paese si continuerà a bere aranciate con almeno un 12% di prodotto naturale. Viene da domandarsi perchè il Senatore Casoli che incassa cifre superiori ai 10000 euro mensili (ho fatto un calcolo per difetto) abbia comesso un errore potenzialmente dannoso per la salute delle persone. Nel mondo reale, quello fuori dalle varie stanza dei bottoni, una così evidente dimostrazione di incompetenza verrebbe punita quasi sicuramente. Nel pianeta Parlamento invece ci si autoassolve, dando ulteriori dimostrazioni di un eguaglianza solo di facciata, come le nuove norme da spot del Ministrino Brunetta. In Italia siamo così abusati, defraudati di ogni diritto, che se un mezzo politico propone di mettere in vetrina gli stipendi dei dipendenti pubblici è eletto ad eroe. Nessuno realizza che questa misura doveva già rientrare in quella gamma di diritti che un cittadino deve avere, se pago vorrei sapere dove vanno i miei soldi. Evidentemente siamo stati storditi a dovere. Frasi divenute retoriche dal perserverare degli stessi comportamenti. Questi errori sempre a danno dei cittadini, mai viceversa, dimostrano la volontà anche dei parlamentari europei di favorire le multinazionali alimentari che puntano spesso alla quantità di produzione e non alla qualità. Altre leggi truffa: il vino senza uva, ricavato dalla fermentazione di frutta, ma non di grappoli d'uva, l'apertura dei mercati italiani per un cioccolato con aggiunta di grassi vegetali diversi dal burro di cacao che danneggia chi lo produce puro o quantomeno con criteri di genuinità, il vino rosè ottenuto dal miscuglio di bianco e rosso e non secondo i metodi tradizionali, il vino ai trucioli del legno per farlo invecchiare prima, eliminando l'affinamento in botti, il tutto non riportato sull'etichetta del prodotto, i formaggi con aggiunta di caseina che può creare allergie al consumatore inconsapevole. Queste politiche dimostrano un mercato che favorisce i poteri forti e le multinazionali degli alimenti. Tante sono le campagne di lotta contro questi giganti che annullano le imperfezioni ed il gusto dei prodotti artigianali e naturali, per meri scopi di profitto. Ci sono le bottiglie di plastica: recenti studi dimostrano che rilasciano sostanze chimiche pericolose per la salute umana, oltre che produrre tonnellate di rifiuti. Ci sono i prodotti OGM, ancora lontani dall'essere sicuri. Una volontà costruita per ingrassare le tasche di queste industrie ed il sangue di chi non presta attenzione alla propria alimentazione, oppure non può permettersi cibi costosi. Un esempio chiarificatore per tutti : la Multinazionale svizzera Nestlè ha tentacoli ovunque nel mercato: Motta, Buitoni, Perugina, acqua Panna, formaggini mio, Antica gelateria del Corso, la lista è troppo lunga, ma se siete curiosi a questo link troverete tutte le marche. Troverete anche le varie critiche sulla politica commerciale di questo colosso alimentare: si va dal latte avariato per i bambini, allo sfruttamento minorile, ad avvelenamenti e condanne in tribunale. Forse è quasi impossibile far luce in questa selva intricata di marchi contraffatti, etichette ingannevoli, cibi fosforescenti, offerte promozionali irresistibili e nuove leggi che di certo non aiutano il consumatore inesperto o il giovane che segue le mode del momento. Anche in questo settore ci è permesso scegliere tra decine di merendine dalla mille promesse, tra frutta impomatata e bibite che fanno di tutto, fuorchè dissetarci. Siamo noi i veri polli da batteria nella gabbie delle nostre convinzioni, stuzzicati da destra e sinstra da offerte e cibi miracolosi, che rispecchiano, anche qui, l'intrusione del concetto di "bello" in un settore dove dovrebbe esistere solo il concetto "di buono". L'immagine sempre e comunque, vestiti firmati anche se pagati a rate, seni perfetti anche se pieni di silicone, verdura perfetta anche se piena di veleni......e Buon appetito con un bel digestivo......maremma cinghialaaaaaaaaaaaaaaaaa
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