Saturday, April 25, 2009

Italia il paese Eticamente Scorretto


Surrettizio: nella lingua italiana significa atto fraudolento di chi abusa della buona fede altrui tacendo intenzionalmente una circostanza essenziale. Quello che sta avvenendo in Abruzzo fa parte di una gamma di ingredienti che stanno cucinando a puntino le menti dei miei connazionali italiani. Le zone del terremoto sono divenute una sorta di panecea di tutti i mali e di menzogne che ci vengono propinate ogni giorno. I giornali hanno lodato la perfetta macchina operativa della Protezione civile, Berlusconi indossava l'immancabile girocollo che recuparare quei 5 o 6 anni sull'anagrafe e sembrare uno dei tanti. Le voci fuori dal coro, quelle che criticavano, erano letteralmente seppellite da un altro tipo di macerie, quelle dell'ignoranza, del pressapochismo, di un popolo che ha smesso di ragionare, ripetendo semplicemete le frasi dei vari Schifani, Alfano, Franceschini e compagnia....siamo messi bene. Le case erano fatte di burro, il piano Berlusconi per aumentare le cubature degli edifici del 20% non aveva le norme antisismiche, introdotte magicamente il giorno dopo il terremoto, il sindaco dell'Aquila scrive una lettera (ignorata) di emergenza, 5 giorni prima del disastro, alla Presidenza del Consiglio, al governatore della Regione Gianni Chiodi, all' assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati e alla Prefettura dell' Aquila, fino alla decisione di spostare il G8 dalla Sardegna alle zone terremotate, giusto per agevolare le operazioni delle varie organizzazioni accorse seriamente in quelle zone disastrate. Il governo italiano ha la stessa consistenza dei vari edifici che sono crollati, chi cerca di controinformare è additato come uno i quelli sciacalli sopresi a rubare, arrestati e poi rilasciati perchè il fatto non stava in piedi. C'è una gran confusione e questo non aiuta a ragionare, ma favorisce questi sedicenti politici ad accumulare voti elettorali. Si parla di crisi, di sprechi, di tagli, di pace, mentre la Nato nel 2008 ha visto le sue spese militari aumentare di diverse decine di miliardi di dollari (adesso siamo ad 895 miliardi!!) , con l'Italia al 5° posto come spesa militare pro-capite. "E' un'immensa quantità di denaro pubblico (proveniente dalle tasse pagate dai cittadini), che viene spesa in eserciti, armi e guerre. Basterebbe ridurla di poco e destinare il denaro risparmiato al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni, soprattutto di quelle più povere, per avviare a soluzione i più gravi problemi mondiali. Un esempio: per affrontare la crisi alimentare mondiale, che ha portato a circa un miliardo le persone affamate, occorrono 30 miliardi di dollari l'anno, che però non si trovano, ha denunciato il direttore generale della Fao. Ma, per ricavare tale somma, basterebbe risparmiare quanto si spende in armi ed eserciti nel mondo in poco più di una settimana", dal Manifesto del 18 marzo. Da recenti dati Istat, sono 2,5 milioni gli italiani in povertà assoluta, quindi ampiamente al di sotto della soglia di sopravvivenza, da quando sono iniziate le rilevazioni, nel 2005, questo dato è rimasto stabile. Persone indigenti che raramente fanno un pasto completo e più spesso vanno alle mense di assistenza per i bisognosi. Ma un dato dell'industria italiana continua a darci grandi soddisfazioni ed una profonda coscienza etica: il 31 marzo è stato pubblicato l'annuale Rapporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle esportazioni di armi del nostro paese. i pagamenti autorizzati nell'anno 2008 sono stati 4 milioni di euro circa, quelli del 2007 si fermavano ad 1 milione e 300mila, un aumento del 222%!! Fatto strano è che i nomi delle banche che operano in queste transazioni commerciali, sono scomparsi dal rapporto, mentre erano presenti nel 2007. La questione è alquanto spinosa: l'Italia ripudia la guerra per l'articolo 11 della Costituzione, eppure tra i peasi beneficiari della vendita di armi troviamo la Gran Bretagna che in Afghanistan non è certo in vacanza, la Turchia con i suoi attacchi alle popolazioni Curde inermi, ma troviamo anche la Cina, non proprio un esempio per la tutela dei diritti umani e addirittura Israele, più volte accusato di utilizzare armi non convenzionali e che fa dell'abuso militare un suo vanto. Tra i clienti trovano spazio ci sono anche il Pakistan e l'India, che hanno scarsi controlli sulla reale destinazione di questo tipo di prodotti. E' tutto scritto e documentato su questo rapporto, ma nessuno si scandalizza, nessuno propone una bella tassa su questa industria che vende oggetti destinati alla sofferenza di altri, nessuno ricorda la legge 185/1990 che vieta la vendita di armi a paesi belligeranti e che in un suo articolo dice:"L’esportazione ed il transito di materiali di armamento, nonchè la cessione delle relative licenze di produzione, sono vietati quando siano in contrasto con la Costituzione, con gli impegni internazionali dell’Italia e con i fondamentali interessi della sicurezza dello Stato, della lotta contro il terrorismo e del mantenimento di buone relazioni con altri Paesi, nonchè quando manchino adeguate garanzie sulla definitiva destinazione dei materiali". L'Italia ha di fatto, con l'ultima finanziaria, abolito il fondo 58/2001 sugli aiuti ad i paesi afflitti dalle mine, lo stesso Premio Nobel per la Pace del 1997 Jody Williams e il network internazionale delle vittime delle mine antipersona, hanno lanciato un appello al Presidente Berlusconi per salvare il Fondo dedicato alla cooperazione in ambito di "mine action", invito rimasto inascoltato. Sempre nell'indifferenza generale sono stati tagliati ulteriormente i fondi stanziati per la cooperazione alla sviluppo, che, secondo la Banca Mondiale, necessitavano un aumento, messo in pratica da Svizzera, Spagna, Giappone e Germania, ma non dal nostro bel paese che rimane al palo, come al solito. Forse i nostri valenti politici vogliono abbattere la crisi a colpi di fucilate o con un bel raid aereo su qualche banca in rosso.... L'importante è continuare a non informare, ad usare i disastri nazionali per il proprio tornaconto, a mentire in quel contenitore di frottole che è la TV, a fare un buonismo stomachevole, mentre l'omino con il girocollo snocciola numeri a caso, si fa fotografare con gli sfollati ed usa il paese proprio come una delle sue aziende.....con buona pace della cara e dimenticata Costituzione....... bastaaaaaaaa maremmacinghialaaaaaaaaaaaaaaaa

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