Le dichiarazioni dei politici, e la maggioranza dei titoli dei quotidiani possono essere splendidamente equiparati a quelle pubblicità ingannevoli dove gli sconti, i profitti promessi ed i benefici, sono posti in primo piano a caratteri cubitali.La gente legge distrattamente quegli slogan truccati e finti, convincendosi di avere compreso ciò che sta succedendo. La realtà delle cose, i giochetti, le bugie, le speculazioni, le promesse adulterate fanno parte della seconda parte degli slogan, quelli scritti in caratteri microscopici, con 3 o 4 asterischi che rimandano alle menzogne e che devono confondere quei pochi che tentano di informarsi in qualche modo. La massa legge i titoloni, ma la truffa è nelle scritte minuscole, volutamente nascoste ai più. Di slogan artefatti ce ne sono a centinaia, eccone alcuni: l'operazione umanitaria(!!!) in Libia, gli Stati Uniti e la ripresa economica, la manovra finanziaria italiana per stimolare la ripresa, il rifinanziamento della missione in Libia da parte del governo italiano che risparmia e allo stesso tempo offre più protezione per la popolazione locale. Balle colossali!! Bolle di sapone, fumo negli occhi, catene invisibili che ci impediscono di comprendere quanto siamo schiavi inconsapevoli di un sistema progettato per non esistere, ma che decide, influenza e condiziona la massa.
- Settimane prima dell'intervento militare in Libia, vi erano già agenti della CIA presenti nel paese, così riporta l'agenzia di notizie Reuters. Non si tratta, come si vuole spesso mostrare, di decisioni di istinto, prese col cuore di chi vuole salvare poveri civili innocenti, ma di qualcosa già preparato a tavolino, già messo nella scaletta di una guerra di conquista, per mettere le mani su fonti di petrolio e su zone strategiche per il controllo del medio oriente. Le famose truppe di terra, da non utilizzare assolutamente nel conflitto libico, come promesso dalla NATO, in realtà sono già nel paese. Lo riporta l'agenzia giornalistica Reuters, citando come fonte il " New York Times" che rivela come dozzine di forze speciali inglesi sono sul territorio libico sotto copertura, per operazioni di supporto militare e logistico. I vari portavoce della Casa Bianca e le alte cariche militari inglesi hanno evitato di commentare queste rivelazioni.
- Se poi analizziamo questa guerra dal punto di vista di un paese, quello americano, indebolito da una fortissima crisi economica, da un debito pubblico che sfiora i 14.3 trillioni di dollari!!! (la Grecia fallisce con molto meno, ma gli USA esportano le bombe, strani disegni finanziari), viena da chiedersi "Se la guerra non autorizzata di Obama in Libia, che costa 9.421.000 dollari al giorni abbia un senso" , questo il titolo del " Los Angeles Times" di un mese fa. " Una guerra iniziata senza l'approvazione del Congresso, e quindi illegale" continua l'articolo, che sottolinea anche come sia piuttosto strano, intervenire in Libia per salvare i civili e fregarsene della Siria, dove il massacro e anche più sanguinoso e violento.
- L' Italia, nel frattempo, continua la farsa della manovra finanziaria, che taglia nella sanità, colpisce le agevolazioni fiscali, dalle detrazioni per i figli a carico ai bonus per la ristrutturazione della casa, dalle tasse a forfait per le imprese start-up alla tassa sostitutiva sugli straordinari, dalle spese per la sanità ai redditi da lavoro dipendente, agli asili, agli studenti universitari. Nessun taglio per la Casta che continua a galleggiare in un mare di privilegi e stipendi da favola, tutti a nostro carico. Nessun taglio per le spese militari, che anche per il 2011 sono stimate in 20.494,6 mln di € (milioni di euro!!), in aumento di 130,2 mln di €, pari allo 0,6% del totale, rispetto al 2010.
Tremonti, l'ideatore di questa manovra, la definisce fondamentale per la ripresa del paese, che poi paragona al Titanic...quindi siamo già condannati??? Naftalina Napolitano la definisce "un miracolo" ma forse si riferiva alla gente che nonostante tutto non si è ancora ribellata, ma pensa più al calciomercato che alla propria vita oramai spolpata da questi inutili giostrai, un miracolo appunto!
- Qualche giorno fa diversi giornali italiani hanno riportato la notizia dei tagli sulla missione in Libia da parte del governo italiano. Decantando lo sforzo dei nostri politici per eliminare gli sprechi militari, con tagli per circa 200 milioni, con centinaia di soldati che torneranno a casa, e con il ritorno in patria di alcuni mezzi militari, tra cui aerei e navi. Ma ad un'analisi più attenta anche questa notizia risulta incorretta. Secondo un articolo del "Sole 24 ore" intitolato "I conti non tornano sui tagli alle missioni all'estero" si sottolinea come " i 4 jet Harrier che operano dalla portaerei verranno rimpiazzati da altrettanti velivoli Tornado dell'Aeronautica dislocati sulle basi in Sicilia. Il numero di velivoli da combattimento messi in campo dall'Italia resterà di 12 più altri 2/4 di supporto logistico e rifornimento ma la rinuncia agli Harrier imbarcati, che decollavano da poche decine di chilometri dalle coste libiche, comporterà un aumento dei costi relativi alle missioni aeree." Gli Harrier, in pratica hanno un costo inferiore per ora (circa 10000 euro) contro i 27000 euro dei Tornado che li rimpiazzeranno! Ma l'articolo continua "A pagare almeno in parte i tagli sono soprattutto gli equipaggi delle navi italiane impegnati da oltre 100 giorni in operazioni belliche senza percepire alcuna indennità di operazioni: in guerra ma retribuiti come fossero in crociera addestrativa." infine l'amara conclusione "I risparmi annunciati, ottenuti anche ritirando un pugno di soldati dalle missioni della Ue, una nave dalla missione della Nato nel Mediterraneo Orientale e riducendo un po' di voli per l'Afghanistan, non compensano i costi della guerra libica, 201 milioni previsti. Infatti la spesa complessiva per le missioni oltremare nel 2011 (811 milioni nel primo semestre più 694 nel secondo) supera di poco 1,5 miliardi, cioè la stessa cifra degli ultimi due anni."
Di questi esempi di cattiva informazione, anzi di propaganda di Stato per convincere i cittadini che la nave non sta affondando, ce ne sono a decine ogni giorno. Possiamo cambiare paese, governo, coalizione politica, ma il copione è sempre lo stesso: corrompere le menti, far credere, illudere di un cambiamento in atto. Ma il cambiamento non ci sarà mai, se chi lo propone è uno schiavo delle industrie delle armi, delle case farmaceutiche, delle multinazionali alimentari, delle corporation del petrolio, di sistemi educativi che devono creare futuri burattini da porre nei gangli chiave delle società, per tenere ben saldi le redini del potere, dei privilegi e degli interessi. Questa è gente fondamentalmente malata e pericolosa!! Solo con una presa di coscienza popolare, solo con un risveglio dal basso, senza egoismi e ridicole divisioni politiche, qualcosa potrà veramente cambiare....ma la strada è purtroppo ancora molto lunga....maremmacinghialaaaaaaaaaaaaaa
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