Sunday, December 20, 2020

Democrazia con la mascherina. Uso ed abuso della Pandemia 2020



Come ogni emergenza che si rispetti troviamo sempre Governi che approfittano della situazione per imporre leggi sempre piu' restrittive, con decisioni sempre piu' autoritarie, ed abusi sui diritti civili e sociali, che vengono gradualmente accantonati. Un po' come quel nafasto 11 Settembre del 2001: leggi peculiari di uno stato emergenziale sono divenute norme permanenti a cui pochi prestano attenzione. Alcuni esempi: la "Proclamation 7463" datata 14 settembre 2001, che fornisce ulteriori poteri al Presidente USA nei confronti del comparto militare, addirittura una sanzione del novembre 1979 ancora attiva,  a firma Carter contro il Governo iraniano, a seguito del caso degli ostaggi in Iran, di oltre 40 anni fa. E che dire del "Patriot Act" uscito dal ventre dell'11 Settembre e mai ritirato. Uno strumento usato da CIA, FBI e quant'altri per "spiare" o nel gergo incravattato : "monitorare" eventuali terroristi, e qui la forbice si allarga a seconda della convenienza dello "spione" con buona pace della privacy

Questa prolungata pandemia planetaria ha permesso a molti governi di imporre decisioni, leggi e stili di vita al di la' del lecito: arresti sommari, aggressioni, detenzoni illegittime, violazione della privacy. L'European Data Journalism Network, Amnesty International, Civicus Monitor, Human Rights Watch, sono seriamente allarmate per la deriva democratica in atto. Lo stesso Parlamento Europeo ha approvato un testo dal titolo " Impatto delle misure connesse alla COVID-19 sulla democrazia, sui diritti fondamentali e sullo Stato di diritto."

Invece di cercare di risolvere l'emergenze il prima possibile per auspicarsi un ritorno ad una vita "normale", spesso, i governi utilizzano questi periodi per erodere subdolamente alcuni capisaldi democratici e renderli obsoleti e dimenticati. Sembra quasi che ci sia una sottile volonta' nel tramutare le emergenze in normalita' e viceversa. Il tutto in un contesto di gradualita', goccia dopo goccia, crepa dopo crepa. Certo sono solo gocce, ma quando il recipiente sara' colmo di chi sara' la colpa?

Noam Chomsky nella sua teoria della gradualita' ribadisce un concetto: La graduale accettazione dell'inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per anni. Per esempio le nefaste regole del Neoliberalismo che hanno modificato le societa' mondiali dagli anni 1980 - 1990: minima intrusione dello Stato, precarieta', flessibilita', disoccupazione massiccia, salari che non garantiscono un reddito decente (spesso spingendo famiglie ad indebitarsi senza sosta,ndr). Queste regole se fossero state applicate tutte insieme avrebbero, probabilmente, portato a delle rivolte sociali, ma se applicate goccia dopo goccia.....

Questo e' un articolo tratto dal "The Guardian" del 9 di Dicembre, intitolato "Covid used as pretext to curtail civil rights around the world, finds report."

" La situazione delle liberta' civili mondiali puo' essere definita "squallida". Secondo un nuovo studio che ha riscontrato come l'87% della popolazione stia  vivendo in Nazioni definite " chiuse" "represse"  ed "ostacolate". I numeri parlano di un aumento del  4% rispetto all'anno scorso a causa del deterioramento dei diritti civili, aumentato durante il covid 19. Un certo numero di governi ha usufruito della pandemia come pretesto per limitare i diritti civili come liberta' di parola, assemblee pacifiche, e liberta' di associazione secondo il "Civicus Monitor" (Associazione internazionale No Profit, conta 8500 membri in 175 paesi e ha come cardine la giustizia e l'uguaglianza, dove ogni individuo e' libero di esercitare i propri diritti di cittadino come definito dalla Dichiarazione Universale sui diritti dell'Uomo"). 

Utilizzando metodi quali la detenzione per proteste, l'eccessivo uso della forza, censura, attacco ai giornalisti, minaccie e intimidazoni ai difensori dei diritti civili, molti governi hanno usato il Covid 19 "per introdurre ulteriori restrizioni alle liberta' civili" continua il Report. 

Piu' di un quarto della popolazione vivono nella categoria cosidetta "chiusa", in Paesi dove attori governativi e non incarcerano, abusano e uccido persone che hanno provato a fare valere i propri diritti: Cina, Arabia Saudita e Turkmenistan per citarne alcuni. 

L'uso dell'incarceramento come tattica principale per limitare le proteste dimostra soltanto l'ipocrisia dei Governi in materia Covid, perche' il virus si diffonde meglio negli spazi chiusi ed affollati di una prigione. Su 196 Paesi studiati, due soltanto sono migliorati: il Sudan e la Repubblica del Congo, passati da "chiuso" a "Oppresso". 11 Stati sono invece retrocessi, tra questi gli Stati Uniti, Costarica, Costa d'Avorio, Iraq, Filippine. Nel complesso le prospettive delle liberta' civili sono fosche. Negli Stati Uniti un milione di manifestanti si e' unito nella protesta del "Black live matters". L'amministrazione Trump ha risposto con un uso eccessivo della forza e detenzioni di massa, si legge nel studio.

Anche in Europa vi sono Paesi in cui scelte autoritarie dei governi, col pretesto di ridurre le liberta', hanno di fatto diminuito i diritti civili: Polonia, Slovenia, Serbia e Ungheria.

In Uganda ci sono stati arresti sommari di cittadini raggruppati nei gruppi LGBT (transgender, omosessuali, lesbiche, bisex). In Cina con la scusa del Covid 19 si e' stato ulteriormente rafforzato il comparto della sorveglianza, mentre in Armenia e Israele i governi hanno intrapreso misure di controllo che sono ben oltre cio' che e' accettabile dalle leggi internazonali sui diritti umani. 

Civicus Monitor chiede ai governi di collaborare con la societa' civile e i difensori dei diritti umani, per arrestare questo vortice e respingere le forze autoritarie al lavoro."

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