Friday, November 14, 2008

L'acqua magica



C'è un esercito di uomini, donne, bambini ed anziani, che ben presto si affaccerà sempre più con maggiore frequenza nei nostri salotti trabordanti di bisogni costosi, inquinanti e spesso inutili. Non ci chiederanno vestiti o magari un posto di lavoro, ma della semplice acqua potabile. Oggi nel mondo questo esercito di assetati ha già toccato la mostruosa cifra di 1 miliardo e quattrocento milioni di individui che non ha accesso a fonti di acqua potabile. "Mostruosa"... perchè per una civiltà che spesso si autoproclama avanzata e progredita questo dato è inaccettabile. Se il trend non verrà invertito con misure drastiche ma sopratutto immediate, nel 2020 ci ritroveremo più di 3 miliardi di persone con i morsi della sete. Quali scenari si prospettano per noi e le future generazioni? Guerre per l'acqua, crisi economiche senza precedenti. Non esiste acqua senza agricoltura e in svariati processi industriali l'acqua è basilare. StarBucks, la multinazionale degli snack bar, utilizza circa 23 milioni di litri di acqua al giorno per preparare i suoi alimenti! Ma il mondo che cosa fa? Si sta muovendo nella giusta direzione per tutelare questo bene prezioso offerto dalla natura gratuitamente? Non sembra proprio. Su "Repubblica" di oggi un articolo di Paolo Muniz analizza la situazione, evidenziando sprechi e speculazioni. Dal 2006 gli aumenti delle bollette hanno sfiorato anche il 30%, in alcune aree italiane. Le città più costose sono Agrigento con 445 euro annui di spesa pro capite, a seguire Arezzo, Prato, Pistoia e Firenze, una bella sequenza di località toscane che grazie a politici correi con i poteri privati ha contribuito a questa ruberia collettiva. Da più di 10 anni le amministrazioni delle nostre città hanno privatizzato la gestione delle acque. In un'ottica apparentamente liberale in cui una società non pubblica investe per il bene della collettività. Ma non è così, queste società, quotate in borsa devono essenzialmente fare profitti, incrementare i guadagni da dividere poi tra gli azionisti. L'acqua è un bene comune che queste compagnie hanno trasformato in un bene costosissimo più del petrolio. La nostra Publiacqua che è una S.P.A. (società per azioni) ha il 40% delle sue azioni assorbite in ACEA, la società che gestisce le acque di Roma che ora ha acquistato anche una parte di quella toscana, tra i soci di ACEA figura anche la Multinazionale francese Suez (8%) con milioni di azionisti che vogliono che i loro investimenti generino profitti(www.e-gazette.it/index.asp?npu=32&pagina=6 - poi cliccare voce"suez aumenta..ecc"). Ma ancora: i 18 membri che gestiscono Publiacqua S.P.A. hanno indennizzi annuali dai 22 mila agli 88 mila euro del presidente (http://www.comune.firenze.it/comune/partecip/publi
acqua_emolumenti.htm
)!! Che cosa può importare a questi signori se noi paghiamo per la nostra acqua cifre assurde? Ma c'è di più: il 6 Agosto, mentre molti italiani erano in vacanza, è stato approvata sia dalla maggioranza che dalla "Santa e Obamiana" opposizione una legge, la 133 art. 23 bis, in cui si permetterà la completa liberalizzazione del mercato dell'acqua, rendendo questa risorsa naturale una merce a tutti gli effetti. Parole di Muniz su Repubblica :" L'acqua cessa di essere un diritto collettivo e diventa un bisogno individuale, merce che ciascuna persona deve pagarsi." Le reti idriche resteranno in mani pubbliche, così che noi pagheremo la manutenzione in bolletta e i profitti andranno agli eletti di qualche S.P.A. Non esiste concorrenza, visto che molte di queste aziende sono collegate le une con le altre, per cui le tariffe saranno decise a tavolino e non dal mercato! Bisognerebbe scendere in strada per queste cose, manifestare, informarsi, perchè ci stanno depredando di ogni nostro diritto fondamentale, perchè giocano con la nostra ignoranza e con il nostro futuro. Svegliaaa!!!! Maremma Cinghialaaaa!!!!

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