Tuesday, August 13, 2013
Adesso l'acqua, domani l'Aria, dopo domani il nulla.
In un futuro non troppo lontano i cittadini di mezzo mondo scopriranno un ulteriore balzello da "onorare" nel mare di tasse, rate, bollette e tributi vari. In un futuro, non troppo lontano, i nostri figli o, magari, i nostri nipoti si troveranno a fronteggiare la "Bolletta dell'aria".
Immaginiamo il contesto: i tentativi di ridurre le emissioni di Co2 sono miseramente naufragati, la popolazione mondiale continua a crescere a ritmi totalmente insostenibili per il pianeta, le patologie respiratiorie sono in drammatico aumento, le morti da smog sono sempre in primo piano su tutti i giornali, le città più virtuose devono comunque fronteggiare tassi di inquinamento e polveri sottili nemmeno paragonabili ai primi anni del 2000. Iniziano a nascere mege strutture per purificare l'aria delle metropoli più inquinate, giganteschi macchinari, posti in zone strategiche, che aspirano l'aria avvelenata e la restituiscono pulita come quella di montagna, nessuna impurità, ma anzi arricchita di sostanze benefiche per il sistema respiratorio. Ogni città inizia la corsa alla nuova invenzione, i benefici sono evidenti ma anche i costi. Le Multinazionali entrano in gioco, ci sono in ballo guadagni stratosferici. Da una gestione pubblica e gratis, si passa ad una gestione mista con privati e pubblico, poi solo privata, scattano le prime tariffe, le prime bollette per un servizio fondamentale per il popolo. Nasce la "Bolletta dell'Aria".
Inizieranno le lotte tra chi ritiene l'aria una risorsa naturale, libera da ogni tassazione e chi promuoverà i nuovi costosi macchinari "pulisci-aria" come l'unica soluzione per salvare milioni di persone nel mondo, sopratutto donne e bambini, sensibilizzando l'opinione pubblica su questo grave problema ecologico.
Ci sarà, come oggi, la moda del non pensare e quindi nessuno lo farà. Ci si concentra sul fatto particolare, omettendo tutte le azioni che hanno portato un pianeta a due passi dal nulla. Come sempre si curano i sintomi e non il virus causa di quest'ultimi. La domanda sarà:" E' giusto pagare così tanto per la bolletta dell'aria? Gli aumenti sono eccessivi". Ma la giusta domanda da porsi sarebbe: " Chi ci ha portato a questo punto di non ritorno? "
Adesso sostituite la parola "aria" con "acqua" ed il gioco è fatto.
Qualcuno, circa un secolo fa, avrebbe mai immaginato che la sola industria delle acqua minerali in Italia avrebbe avuto un giro di affari intorno ai 2,3 miliardi di euro all'anno?
Qualcuno, circa un secolo fa, avrebbe mai immaginato che gli aumenti costanti del costo dell'acqua in bolletta, corrispondessero al doppio del tasso di inflazione? In Italia, dal confronto tra la bolletta 2011 e la bolletta 2012 emerge un aumento di 22 € (+7,8%). Se invece si amplia il raffronto con la bolletta del 2000, l’aumento risulta del 61%, mentre l’aumento dell’indice dei prezzi nello stesso periodo è stato del 28%!! Lo Studio di Federconsumatori ci mostra come il primato delle città più care spetta ai capoluoghi toscani di Firenze, Pistoia e Prato, finite pari merito al primo posto, mentre il secondo posto spetta ad Arezzo e il terzo a Grosseto. Le città meno care, invece, sono Milano, Isernia, Catanzaro, Campobasso e Caserta. La macro-area con la bolletta più elevata è il Centro Italia, a seguire il Nord-Est, il Sud-Isole e per ultimo il Nord-Ovest. Dati confermati anche da uno studio di CittadinanzAttiva, secondo cui la Toscana è la regione più cara d’Italia con ben 8 città tra le 10 dove il servizio idrico costa di più a livello nazionale. A livello nazionale troviamo un altro dato su cui riflettere: la dispersione di ingenti quantitativi di acqua nella rete idrica, che nonostante le chiacchere ed un Referendum praticamente ignorato dalle istituzioni politiche, tocca il 32% nel 2011, contro un 34% nel 2007. La sola Publiacqua, per il 2012 incassa 23 milioni di utili per degli investimenti che dovevano essere di 78,5 milioni e che invece risultano essere solo 64,2. In confronto al 2011 diminuiscono gli investimenti ma crescono utili. E tutto questo in barba ad una sentenza della corte costituzionale, al parere del consiglio di stato, alla sentenza del TAR Toscana e, senza dimenticare, il voto di 27 milioni di cittadini/e che chiedevano la fine dei profitti sulla gestione del servizio idrico.
Questi sono i veri poteri che controllano le popolazioni, addomesticandone la libertà e la voglia di conoscenza. Una rete di accordi, compromessi, azioni in rialzo, fusioni, contratti, controlla le masse, le spolpa della vita per ingrassare i burattinai che vivono sul disamore generale. Rendendo ognuno colpevole.
Publiacqua è controllata per il 69% dal mini colosso ACEA, con un utile netto di 77 milioni di Euro per il primo semestre 2013. ACEA è a sua volta controllata per l'11% dal gigante francese GDF Suez SA, che occupa la posizione numero 33 nella classifica delle più potenti Lobby mondiali con entrate pari a 125 miliardi di dollari. Una breve ricerca sul sito www.sourcewatch.org che raccoglie gli scandali e le critiche che quasi quotidianamente piovono su queste multinazionali. La controllata (50%), della GDF Suez in Messico, "AguaCan"è stata più volte criticata dalle popolazioni locali per la pessima qualità delle acque, tanto che molti hanno dovuto acquistare un extra purificatore per l'acqua. Un recente articolo critica la compagnia messicana per le continue interruzioni del servizio idrico nelle aree limitrofe di Cancun, alberghi e resort esclusi ovviamente, li si può sprecare senza pensare. Mentre per chi non può pagare le tariffe in continuo aumento c'è il taglio del servizio immediato. La catena stringe al collo del più debole.
Per finire la GDF Suez è, a sua volta, controllata per il 30% da una holding Cinese, statale, che raccoglie fondi per investire all'estero, Africa in primis. Adesso un intervento unilaterale in qualche paese africano per depredare qualche fonte energetica o qualche metallo prezioso, in cambio di un ospedale, una ferrovia, non richiesti, si chiama "investimento", prima era "colonialismo". Pillola nuova per le masse e tutto rientra nei binari della "normalità". Questa beneficenza a doppia lama che restituisce uno quando toglie mille, che rende "debitori" interi Stati, come pazienti senza più forze, tenuti in vita da una qualche flebo, ma quella flebo è la causa stessa della malattia. Debiti, inquinamento, abusi, semenze modificate, siccità, guerre, morti, ignoranza, effetti secondari di questa beneficenza.
I Governi mondiali non sono mai stati così assenti e distaccati dalle loro genti. Se anche uno strumento democratico decisivo come il referendum non cambia le sorti di una Paese, ma anzi continua a permettere e tutelare ingiustizie e soprusi, quali altri mezzi deve impugnare un cittadino? La protesta deve scendere in strada, il boicotaggio in massa, la resistenza deve diventare il pane. Perchè oggi l'acqua e domani l'aria, mentre i giganti mondiali dell'energia, dell'alimentazione, delle armi, dell'edilizia, continuano a speculare sull'ignoranza dei molti, completamente assuefatti a questo presente, senza sogni, e la forza di immaginare un sistema diverso. Riprendete in mano la vostra esistenza, la vostra passività è la loro linfa vitale. Resistenza e lotta per vivere davvero.....maremmacinghialaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
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