Il popolo è un animale spesso mansueto, apparentemente facile da addomesticare, a volte cieco nei suoi movimenti goffi ed inoffensivi. Un animale che se, sottovalutato e umiliato per troppo tempo, può scattare improvvisamente, trasformarsi in una creatura violenta, rabbiosa, senza controllo, affamata di risposte, guidata da un istinto primordiale di pura sopravvivenza. L'impetuosa reazione di questa bestia è inversamente proporzionale alle ingiustizie, agli abusi, alle leggi oppressive, che quotidianamente la costringono a movimenti sempre più impacciati, innaturali, mentre l'aria circostante diventa irrespirabile ed intossicata, dove ogni molecola inalata ha la consistenza di una lama sottile che affonda in polmoni sempre più rantolanti e stanchi. Chi si crede il padrone di questa creatura, coloro che ne reclamano il possesso incondizionato tirando sempre più forte il laccio intorno al collo, verrano disarcionati, presto o tardi, saranno travolti da una violenza tanto selvaggia quanto motivata, sarà l'ora della resa dei conti.
Un'ondata di proteste, sommosse, rivolte, disordini e scontri si sta abbattendo in gran parte d'Europa, e del Mondo. In pochi secondi, grazie alla rete si possono radunare centinaia di persone in qualche piazza, in pochi minuti è possibile conoscere quello che sta accadendo a Parigi, piuttosto che ad Haiti, a Napoli piuttosto che nel cuore dell'Africa. Nessuno può considerarsi solo, il web unisce e rende consapevoli milioni di persone che la lotta sta diventanto globale, che il fronte che combatte per prospettive di vita migliori e più eque si sta allargando. Il frastuono di un gigantesco "NO" sta aumentando i suoi decibel, perchè tutte le sfere del potere devono ascoltare e capire che non è più tempo di chiacchere suadenti, di bonarie strette di mano, è tempo di scendere in strada e lottare per ogni singolo cm di libertà e vita che, Istituzioni autoritarie e liberticide, hanno silenziosamente e subdolamente rubato ad ognuno di noi.
Terzigno - Napoli - 21 ottobre: Cittadini in rivolta, auto bruciate, scontri con la polizia, il cui Capo Antonio Maganelli si dice "dispiaciuto", ma lui ha il dovere di fare passare i camion verso la discarica, lui prende ordini, non ragiona: è il braccio violento di un Governo-spazzatura che chiede ai suoi cittadini di sacrificarsi, di piegarsi, di turarsi il naso, di coprirsi gli occhi mentre quella che marcisce e muore e la propria terra. Le promesse dei padroni bruciano come quei cumoli di immondizia per le strade. La falda acquifera a Terzigno è in inquinata da metalli pesanti, Bertolaso ha la coscienza tranquilla: questi falliti criminali sono al potere nell'indifferenza di un'Italia acquiescente, viziata e corrotta da miti vuoti, dove l'accettazione ha preso il posto all'indignazione, dove le divisioni e l'egoismo sono il nostro pane quotidiano.
Cagliari - 19 0tt0bre: i pastori sardi scendono in piazza, sono esasperati e dimenticati. Fondi sempre insufficienti, concorrenza estera, un litro di latte comprato a 60 centesimi, considerato che con un euro si coprirebbero appena le spese. Una tradizione millenaria che rischia di sparire. Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci (ex commercialista di Berlusconi) accusato di aver disatteso tutto le promesse. Indagato, tra l'altro, nel maggio scorso, per gli appalti sull'eolico, ma lui si dichiara "sereno".
Parigi 21 ottobre: proteste e scontri nella capitale francese contro la decisione del Presidente Nicolas Sarkozy di aumentare l'età pensionabile da 60 a 62 anni, e per ottenere la pensione completa, invece, da 65 a 67: Lavorare di più per guadagnare di meno. Il dato che i due terzi della popolazione non sia favorevole a questa nuovo misura anticrisi, e le centinaia di migliaia di persone che hanno sostenuto lo sciopero generale, sembrano non preoccupare Sarkozy, convinto che la fermezza sia la strada giusta da seguire. Il capo di Francia, pochi giorni fa, ha rimodellato il governo, conferendogli una decisa svolta a destra, con il ritorno sulla scena di Alain Juppe, definito uno dei migliori uomini di destra da Chirac. Juppe, attuale sindaco di Bordeaux dal 2006, fu coinvolto in un processo per corruzione nel 2004 ( 18 mesi di detenzione, pena poi sospesa) che lo costrinse a diversi mesi di astinenza politica, "La Francia nomina il nuovo Ministro della Difesa: un criminale colpevole di uso improprio di fondi pubblici e inibito a cariche pubbliche per 10 anni" (pena poi ridotta ad un anno ndr) questo il titolo di qualche giorno da del quotidiano inglese "Daily Mail". Auto in fiamme, vetrine distrutte, sassaiole varie ed anche una inchiesta su "Le Monde" su un video che mostra presunti ribelli incappucciati con i manganelli in dotazione solo alla polizia. Successive testimonianze di alcuni manifestanti confermano che i violenti incappucciati avrebbero esibito il distintivo della gendarmerie.
Londra 10 novembre: un evento "quasi" storico, come titola "Il Sole 24ore", la protesta studentesca britannica innescata dai tagli del 40% sulla spesa sociale inglese, varati dalla coalizione che vede David Cameron e Nick Clegg, rispettivamente leaders del Partito Consevatore e dei Liberal-Democratici, i principali responsabili. Clegg, inoltre, si era impegnato in campagna elettorale a non aumentare le tasse universitarie, che invece, saranno triplicate! Saranno privilegiati i corsi di studio che consentono l'accesso a professioni ad alto reddito, mentre nelle facoltà umanistiche avanzerà la desertificazione. 50000 persone sono scese in strada per difendere il proprio diritto allo studio, per fermare l'eliminazione silenziosa della classe media, che questi aumenti causeranno, un evento che ha lasciato di sasso le forze dell'ordine. I manifestanti si sono introdotti nella Millbank Tower, il quartiere generale dei Tory, mettendola a ferro e fuoco. I fautori della riforma sostengono che gli aumenti saranno proporzionati ai redditi degli studenti, ma chi già lotta con disoccupazione, inflazione galoppante, e sacrifici quotidiani, adesso avrà un ulteriore colpo verso l'annullamento sociale. La forbice tra ricchi e poveri si allarga in maniera continua e costante. "Non sono preoccupato per qualche finestra rotta", ribadiva uno studente della protesta, "Sono più preoccupato per la nostre vite distrutte da queste tasse". I cittadini inglesi sono già sudditi di sua Maesta, è finita l'era di esserlo anche di un Governo che cerca di fare cassa cancellando il presente ed il futuro di una intera generazione. "Siamo contro la mercificazione della cultura, sostenuta da questa coalizione, che si impegna coi ricchi attaccando i poveri. Siamo per opporci strenuamente contro questi tagli. Questo è solo l'inizio della resistenza." Così uno dei gruppi rivoluzionari di Leeds, dichiarava sul quotidiano inglese "Independent".
Dublino, 3 novembre: stesso copione che si ripete anche nella capitale Irlandese, con proteste di migliaia di studenti, anche qui per l'aumento delle tasse universitarie e per la situazione di un paese a due passi dalla Bancarotta di Stato. Miliardi di euro, circa 3,5 per la precisione, stanziati tra il 2008 ed il 2009 dal Governo iralandese per salvare la baracca, soldi in un buco senza fondo! Adesso verrano stanziati nuovi soldi, " il salvataggio" del paese, ma suona molto più come il solito meccanismo che costringerà uno Stato a perdere la sue sovranità economica e sociale a danno del suo popolo, per affidarla a qualche banca.
8 novembre - Dannenberg - Germania: un treno di undici vagoni carichi di scorie radioattive, proveniente dalla Francia, ha finalmente raggiunto la sue destinazione finale: Dannenberg, nella Bassa Sassionia. A nulla sono valse le proteste di oltre 45 mila persone, contro questo ennesimo atto antidemocratico. Migliaia di attivisti hanno tentato di occupare i binari del treno, per bloccare la sua corsa, ma sono stati violentemente caricati da agenti circa 17 mila in tenuta antisommossa. Il sito di stoccaggio di queste scorie, Gorleben, non è considerato sicuro, per il rischio di infiltrazioni d'acqua. La gente si oppone alla decisione governativa, che risponde, come è di moda di questi tempi, ignorando le contestazioni, o meglio colpendole con manganelli, gas al pepe, gas lacrimogeno e cannoni d'acqua, causando anche diversi feriti, questo secondo il quotidiano "Daily Star". La Germania riceve annulamente materiale radioattivo, ma questa volta, a scatenare la rabbia della gente, è stata la decisione del Governo Merkel di prolungare l'attività delle centrali atomiche ben oltre la data fissata nel 2021 dal precedente governo. Quindi un duro colpo per un paese trai primi nelle energie rinnovabili, ma anche tra i primi nella produzione di energia nucleare. " Non ci piegheremo davanti ad un Governo che agisce a favore degli interessi delle industrie nucleari e contro quelli dei loro stessi cittadini." Queste le parole di alcuni attivisti tedeschi.
18 novembre - Haiti: Più di 1100 morti per colera nell'isola, colpita nel gennaio scorso da un violento terremoto, che ha messo in luce la situazione sociale ed economica in cui versa questo paese. I soliti appelli, la solita beneficenza senza radici, addirittura un concerto con gli artisti Pop del momento che sgomitavano per mostrare il loro lato umanitario, spento insieme ad i riflettori del palco a concerto finito. Poi tutto è stato dimenticato, e quella terra è tornata in mano di speculatori, affaristi senza scrupoli e aguzzini travestiti dai buoni propositi., e adesso anche il colera che ha trovato terreno fertile in mezzo ad acque stagnanti, zero servizi igenici, zero medicinali e le macerie tutt'ora presenti per le strade, nonostante i milioni di dollari di aiuti per la ricostruzione piovuti da ogni angolo della terra. Le foto delle macerie e della desolazione del paese sono comparse anche su di un articolo del "Newsweek" dell'8 novembre scorso.
Non serve una profonda conoscenza finanziaria ed economica, per comprendere che il G-20 di Seul, con quegli stessi paesi che hanno causato questo disastro mondiale, può considerarsi la solita farsa che non porterà a nessun beneficio concreto, il solito flop. Questo modello economico di crescita infinita, di rincorsa sul PIL, di guadagni facili ha fallito, ma sono ancora troppi quelli che tentano di sostenerlo con le loro balle. Le uniche conferme che questi Summit di menzogne posso mostrare sono le decine di migliaia di manifestanti che protestano sistematicamente. In quel di Seul, secondo l'agenzia di stampa Reuters, si aggiravano sui 30000: l'ombra della rivolta è sempre presente.
Con frasi del genere: " Ci impegniamo ad intraprendere azioni concertate per sostenere la ripresa, creare nuovi posti di lavoro e pervenire a una crescita più vigorosa.", che concludono questi Summiti di potenti, la rabbia è una pulsione naturale. Secondo un recente articolo del "The Guardian" i Capi di Stato, fin dal 2008, inizio della crisi, sono consapevoli che ci saranno ondate di rivolte e scontri, questo comporterà maggior attenzione tra le forze dell'ordine. Ma quanti poliziotti serviranno per fermare un'onda che sta ingrossando sempre di più? L'onda di chi non ha più nulla da perdere, di chi vuole solo farla pagare a chi ruba senza sfilare un solo portafoglio, a chi mente, non rispondendo a delle domande, a chi uccide senza premere un grilletto. L'ultimo Rapporto del "SIPRI" l' Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma, ha redatto il consueto studio sulle spese militari dei vari paesi del pianeta. Siamo alla cifra stimata di 1531 miliardi di dollari nel 2009, con un aumento rispetto al 2008 del 5.9%, e del 49% rispetto al 2000. Ci parlano di pace, giustizia e sacrifici spendendo questa cifre dai troppi zeri, armandosi fino ai denti e inviando in qualche angolo del mondo ragazzi ad uccidere altri ragazzi per interessi energetici e geopolitici. USA 661 miliardi, China oltre i 100, Francia 63 miliardi, Regno Unito 58 mld, l'Italia è decima con 35.8 miliardi. Spese che aumentano anno dopo anno, un settore che non conosce crisi, grazie a guerre inventate che devono sfamare a tutti i costi questa industria. Quello che vogliono è un popolo sempre pronto a pagare, costretto da un lavoro miserabile ad abbassare il capo, attanagliato dalla paura di perdere dei privilegi da salotto, mentre quello che si sta sbriciolando sono i nostri diritti naturali: giustizia, ambiente, salute, informazione, solidarietà e partecipazione. Sono loro i veri criminali che affamano e depredano il nostro mondo ed il nostro futuro. Non è mai troppo tardi per dire basta a tutto questo, migliaia e migliaia di persone ce lo stanno dimostrando. Le alternative ci sono, è il momento delle scelte, tra chi vuole rapinare ed abusare della nostra vita e coloro che hanno deciso di resistere, di combattere, brandendo l'arma della protesta, del sabotaggio, della lotta. Non più sudditi passivi, ma cittadini di un mondo che vuole davvero cambiare per la Storia.....maremmacinghialaaaaaaaaaaaaa
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